REDAZIONE SIENA

I giovani e la droga Piccolo-grande disastro

L’avvocato Del Giusto illustra le conseguenze per chi fa uso personale e per chi invece spaccia

Abbiamo voluto scoprire i risvolti giuridici della dipendenza da droga tra i giovani, per questo abbiamo intervistato l’Avvocato Michele Del Giusto. Ci ha spiegato che fare uso personale di sostanze stupefacenti non è un reato punibile con l’incarcerazione, ma piuttosto viene creata una prigione “trasparente”. Infatti, l’uso personale di droga impedisce svariate cose tra le quali: possedere la patente, il porto d’armi, il passaporto e la carta d’identità per andare all’estero, o partecipare a concorsi pubblici. A differenza dell’uso personale, se si spaccia la droga si può essere puniti fino a 24 anni di reclusione. Ovviamente dipende da quali droghe vengono vendute ed in quali quantità. Spesso anche le scuole sono un luogo in cui si entra nel tunnel dello spaccio, dove si prova la droga, convinti da amici. Quasi sempre però, anche chi non ne fa uso, evita di rivelare questa rete e questo è uno dei motivi per cui spesso non viene scoperto ciò. Spesso gli alunni riscontrano difficoltà nelle relazioni sociali dopo l’uso di droghe. Infatti, la droga inganna i circuiti del piacere facendo in modo che la persona diventi dipendente da queste sostanze, quando in realtà gli recano solo sofferenze.