
"Difficile andare avanti, senza accogliere i clienti nel fine settimana". E’ il grido di allarme dei negozi, tredici in tutto, all’interno della Galleria commerciale di Salceto a Poggibonsi. Le disposizioni in materia di emergenza Coronavirus costringono però gli esercenti dei Centri commerciali, a parte le categorie che rientrano fra le eccezioni, a tenere abbassata la saracinesca il sabato e la domenica. Le giornate di maggiore afflusso di clienti.
C’è anche chi ha inviato una lettera al premier Giuseppe Conte: "Caro presidente, ci permetta di rimanere aperti fino alla vigilia di Natale". Questo in estrema sintesi il contenuto dell’appello partito da Maxi Trendy, superficie di vendita a Salceto. "Perché non è solo un problema del weekend – precisano – ma è necessario per noi osservare lo stop anche nei festivi e nei prefestivi. E così, durante il ponte dell’Immacolata abbiamo chiuso bottega per ben quattro giorni. Proprio in una fase fondamentale per gli affari".
Una lamentela che unisce il Caffè Papillon e l’abbigliamento Maxi Trendy. "In questo dicembre, conti alla mano – spiegano dal bancone del bar – lavoreremo meno di tre settimane. E siamo nel mese che dovrebbe fare la differenza nel consuntivo annuale. Ormai è da marzo che combattiamo con le restrizioni e non ne possiamo più. Il quadro è devastante". Esprimono rammarico, dal canto loro, gli addetti di Maxi Trendy sport fashion: "In questo modo sembra quasi che il Covid esista solo nei festivi e prefestivi e nei Centri commerciali. In momenti e luoghi diversi, no. Non è pensabile. Siamo controllati quotidianamente, sul rispetto delle norme. Tra i clienti, che pure dal lunedì al venerdì fanno acquisti, c’è anche un po’ di confusione, comprensibile. Saltano le giornate essenziali per lo shopping ed è una penalizzazione non indifferente". La tabaccheria, sempre nella Galleria commerciale, ha invece la possibilità di offrire regolarmente il servizio al pubblico pure nei fine settimana. Una rivendita ’privilegiata’ e solidale nei confronti dei colleghi ai quali è negata l’apertura: "Dovrebbero consentirlo a tutti, anche agli altri negozi. Così si realizzano delle disparità e si colpiscono commercianti alle prese con esborsi notevoli, a cominciare dagli affitti".
Paolo Bartalini