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I pakistani rifanno capolino. Ma ’Il Duomo’ resta libero

Residenti soddisfatti dopo l’attivazione della vigilanza 24 ore su 24. I migranti cercano di aggirare gli operatori ma niente nuovi bivacchi .

I pakistani rifanno capolino. Ma ’Il Duomo’ resta libero

di Laura Valdesi

SIENA

Due pakistani, borsone al seguito, coperta in mano, trovano il vigilante davanti all’ingresso del posteggio ’Il Duomo’. Capiscono che i tre livelli della struttura non possono più diventare il loro rifugio per la notte. L’uomo in divisa li informa che lì non possono stare. Gentilmente. Pensano allora di aggirare la sorveglianza, incamminandosi di nuovo verso via San Marco, da cui c’è un ulteriore ingresso con le scalette. Niente da fare. Non possono passare neppure da lì perché il vigilante – uno dei due che svolgono il servizio nelle ore notturne – li dissuade dall’accamparsi. Non è possibile da quando, il 21 novembre scorso la Municipale ha liberato il posteggio ed è stato possibile collocare i migranti nei centri di accoglienza straordinari, i Cas. Attivando al contempo un servizio di vigilanza appunto da parte di tre addetti che copre le 24 ore. Una persona, raccontano anche i residenti del quartiere che tengono la macchina nella struttura e dunque conoscono bene le dinamiche, durante le ore diurne. Due vigilanti durante la notte. Finora tutto è filato liscio e non ci sono stati più rumors da parte delle famiglie, esasperate dalla presenza di decine e decine di migranti accampati su materassi e coperte, nei vari livelli de ’Il Duomo’. Dove venivano fatti anche i bisogni fisiologici. Certo è tuttavia che se non ci fossero controlli, stando almeno ai ripetuti tentativi di accesso per trascorrere la notte, ci sarebbe il rischio di assistere ad una situazione fotocopia di quella dello scorso novembre.

Gli orari in cui i migranti si presentano con coperte e zaini è soprattutto quello prima di cena, dopo aver consumato il pasto. Serve grande attenzione da parte degli operatori, ma anche il giusto garbo, per evitare di essere aggirati visto che l’ingresso non è unico. Di qui la difficoltà nei controlli che finora hanno comunque restituito tranquillità ai cittadini che usavano il parcheggio ed un bel biglietto da visita per i turisti. Ad incrementare l’effetto ’dissuasione’ è stata anche la presenza di tre macchine della vigilanza posteggiate ai vari livelli della struttura. Segnale chiaro: è presidiato. "Sarà fatto un rendiconto mensile", aveva annunciato il 21 novembre scorso Sigerico, braccio operativo del Comune per la gestione. Tutto ha funzionato, almeno stando ai cittadini. Ma la guardia deve restare alta.