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I residenti del Petriccio a Siena in cerca dell'autore, giro in scooter a fari spenti

Cittadini di Siena preoccupati per la sicurezza nel quartiere Petriccio e Taverne: macchine aperte, persone che girano di notte, giovani esuberanti. Incontro per discutere di come creare un circuito virtuoso fra residenti, associazioni e istituzioni.

I residenti del Petriccio in cerca dell’autore, gira in scooter a fari spenti

C’è chi pensa di organizzare un incontro nel quartiere per parlare dei problemi che stanno emergendo. Della sensazione di insicurezza che viene percepita da chi abita in una zona, quella del Petriccio, tanti anni fa decisamente turbolenta ma più di recente diventata residenziale. E vivibile, seppure con qualche scivolone. Il tam tam, anche sui social e nelle chat, rilancia infatti l’allarme per un fenomeno che preoccupa: macchine trovate aperte e rovistate, in via Giacomo di Mino per esempio.

Qualcuno evidentemente cercava cose utili, magari per rivenderle sul mercato parallelo. Oppure solo da cedere recuperando qualche euro. C’è chi racconta che proprio durante la notte è stata notata aggirarsi nel quartiere una persona in sella ad uno scooter, senza casco, ma che viaggia a fari spenti. Per non farsi riconoscere? Altri riferiscono, nel passaparola al Petriccio, che ci sarebbe una donna che gira provando ad aprire le vetture posteggiate. Qualcuno l’avrebbe anche colta sul fatto, mentre armeggiava ad un’auto, mettendola in fuga.

Non è l’unico quartiere però dove i residenti tengono la guardia alta. A La Nazione hanno trasmesso la loro preoccupazione alcuni cittadini di Taverne. Fra loro chi possiede un’attività commerciale e la sera chiude rapidamente il negozio per evitare possibili problemi. "Non vado da sola a portare fuori il cane dopo una certa ora", aggiunge una signora che da lungo tempo lavora e vive nella frazione.

C’è chi si è rimboccato le maniche pulendo volontariamente le zone a verde dalle cartacce, chi è preoccupato di macchine che girano di notte, di ragazzini (giovanissimi) esuberanti. Forse un po’ troppo. E per contro vorrebbe creare un circuito virtuoso fra i residenti, associazioni e istituzioni. Tra chi insomma crede alla forza delle sinergie che batte il degrado, magari guidato proprio dalle giovani generazioni.

La.Valde.