
"La prossima domenica sarà la Domenica delle Palme, si entra nella Settimana santa; ma i fedeli, e non solo loro, della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza sono preoccupati per dei ’rumors’, notizie che stanno circolando in questi giorni, di un possibile eventuale accorpamento della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza con un’altra limitrofa. Potrebbe essere l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino (che ha in totale 139 parrocchie), la cui provincia ecclesiastica comprende quattro diocesi suffraganee: Grosseto (con 50 parrocchie), Massa Marittima-Piombino (con 53 parrocchie), Montepulciano-Chiusi-Pienza (con 46 parrocchie), Pitigliano-Sovana-Orbetello (con 71 parrocchie)". E’ l’incipit di una nota preoccupata dei sindaci dell’Unione dei dieci Comuni
della Valdichiana senese per le voci, sempre più insistenti, di un accorpamento della diocesi e di uno spostamento del vescovo Stefano Manetti da Montepulciano ad Arezzo.
"Nel 2019 la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza contava 68.566 battezzati su 72.224 abitanti, ed è retta dal vescovo Monsignore Stefano Manetti dal 31 gennaio 2014. Da un po’ di tempo oramai, tassello dopo tassello, Papa Francesco continua a mettere in atto il suo programma di riduzione del numero delle diocesi italiane, che fin dall’inizio del suo pontificato aveva sollecitato alla Cei. Lo fa non abolendo le diocesi esistenti, ma unendone volta per volta, tra quelle vicine. Noi non condividiamo l’accorpamento della nostra diocesi con altra - afferma Giacomo Grazi, Presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Torrita di Siena che parla anche a nome degli altri sindaci -. Questa questione ci sta particolarmente a cuore in quanto il ruolo del vescovo nel nostro territorio non è solo quello pastorale. Monsignor Manetti oltre a curare i rapporti con gli enti territoriali e la società civile, è partecipe in prima persona sia ai nostri eventi territoriali, svolge un ruolo attivo di grande rilevanza e vicinanza con tutte le nostre comunità. Noi sindaci siamo pronti a scrivere a Papa Francesco, considerato che queste voci che circolano sono insistenti e provengono da fonti che noi riteniamo credibili".
La diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza comprende i Comuni dell’Unione, Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda oltre ad Abbadia San Salvatore, Radicofani, e la frazione di San Giovanni d’Asso, parte del Comune di Montalcino. Se la fusione con Siena fosse ’in personae aepiscopi’, cioè sotto il nome dello stesso vescovo (in questo caso il cardinale Lojudice) la diocesi potrebbe restare ma non avrebbe più un suo vescovo. L’allarme alla vigilia della cerimonia di oggi della riconsegna alla comunità del Duomo di Pienza dopo i lavori di restauro.