A meno di 20 giorni dal voto per le Regionali, l’atmosfera si scalda e inizia a farsi sentire la pressione. Non pare infatti scontato il risultato in quella che tradizionalmente è considerata una roccaforte ‘rossa’. E a gettare benzina sul fuoco ci si mettono pure i sondaggi. La Toscana, assieme alla Puglia, sono le due uniche regioni contendibili.
Il parlamentare senese Luca Migliorino non ci sta e, di fronte ai numeri indicanti le intenzioni di voto, scende in campo per dire la sua non solo sul testa a testa tra Eugenio Giani e Susanna Ceccardi, certificato dai sondaggi, ma anche sul peso politico del Movimento 5 Stelle in Toscana e della sua candidata alla presidenza della Regione, Irene Galletti.
Onorevole, cosa pensa dei dati del sondaggio sul mezzo punto di distacco tra Giani e Ceccardi: sono verosimili?
"Uno studio che confronta le intenzioni di voto, dimostra come nei sondaggi dell’agenzia citata le percentuali al centro destra sono sempre più alte degli altri partiti. In particolare il Movimento 5 Stelle è sempre penalizzato. Quindi ultimamente i sondaggi, per me, sono diventati occasione di gossip quasi a volere indicare il voto. Un’ idea latente di voto utile per danneggiare una parte politica".
Secondo Alessandro Chiaramonte, i 5 Stelle non possono vincere in Toscana ma possono sottrarre voti al centrosinistra. Lei è d’accordo?
"La contemporaneità politica insegna che oggi il voto non è dato da un’appartenenza di fede partitica, ma è un’espressione di conoscenza dei candidati e del programma presentato. Quindi il Movimento 5 Stelle non toglie e non prende da nessuno".
La candidata alla presidenza della Regione è Irene Galletti, qual è il suo valore aggiunto rispetto agli avversari?
"Il valore aggiunto è l’esperienza di 5 anni di costruttiva ma forte opposizione in Consiglio regionale. La conoscenza e la vicinanza alle problematiche del territorio".
Cristina Belvedere