
Il sindaco Luigi De Mossi l’aveva annunciato nel primo vero consiglio comunale del mandato, dopo l’insediamento: quei due autovelox macina multe, i primi impianti fissi mai piazzati dal Comune di Siena, sarebbero stati sostituiti con impianti tutor. Ci sono voluti tre anni e mezzo, colpa di un iter burocratico particolarmente complesso sostengono a Palazzo. Ma dal 4 novembre entreranno in funzione: 525 metri sulla Cassia tra Isola d’Arbia e il Colle di Malamerenda, quindi direzione Siena, limite massimo 60 km orari; 620 metri sul ‘lotto zero’ tra Siena-Bettolle e tangenziale, direzione Siena, dopo la galleria, in questo caso limite a 70 km orari. Nelle intenzioni dell’amministrazione, la soluzione dovrebbe essere meno punitiva per gli automobilisti, negli anni falcidiati dalle due postazioni al ritmo di centinaia di multe al giorno: non più uno scatto istantaneo, ma una rilevazione media su un tratto più lungo che può consentire eventuali correzioni di andatura evitando frenate brusche e pericolose. Per capire se davvero sarà così, si potrà solo confrontare i dati dopo l’installazione del nuovo sistema.
Ma intanto il vicesindaco e assessore alla mobilità, Andrea Corsi, sottolinea la rilevanza della novità. "Con questa attivazione – afferma – il Comune è all’avanguardia in Italia. Togliere il balzello degli autovelox era una promessa della campagna elettorale, con i tutor vogliamo migliorare la sicurezza sulle due strade, evitando che i cittadini e i turisti siano tartassati con sanzioni amministrative". Tema su cui lo stesso Corsi, dai banchi dell’opposizione, si era sempre battuto. Ora sottolinea che "i limiti di velocità ci sono e devono essere rispettati per la sicurezza di tutti. Il metodo dei tutor, però, permette di mantenere una velocità media che migliora i flussi del traffico e innalza i livelli di prevenzione degli incidenti. Invitiamo tutti i cittadini a fare attenzione al rispetto della velocità media".
Il sistema tutor è in realtà di solito adottato su tratti lunghi, come quelli autostradali. In questo caso ha rappresentato una via d’uscita per superare gli autovelox, ma al tempo stesso tenere sotto controllo la velocità su due tratti di strada comunque pericolosi, in passato teatro di gravi incidenti, e non azzerare i consistenti introiti per il bilancio comunale. Il dibattito sulla loro utilità, è facile prevederlo, andrà avanti e ieri se n’è avuto un antipasto sui social, dove non sono mancate le critiche. Ma da giovedì la novità tutor sarà adottata a tutti gli effetti.