REDAZIONE SIENA

"Il 2024 è stato buono con me"

Scompiglio: "Me l’aggiudico sicuramente io però merito anche dolcetti per la grinta e la voglia di rivalsa immutati"

Scompiglio: "Me l’aggiudico sicuramente io però merito anche dolcetti per la grinta e la voglia di rivalsa immutati"

Scompiglio: "Me l’aggiudico sicuramente io però merito anche dolcetti per la grinta e la voglia di rivalsa immutati"

di Laura ValdesiSIENAFantini? Macché, sembrano tutti (giovani e big) politici navigati gli ’assassini’ di Piazza. Nessuno che abbia confessato pubblicamente a chi – che non sia lui stesso - vorrebbe tanto portare un po’ di carbone, se gli venisse data la possibilità di trasformarsi per un giorno in Befana. Massimo equilibrio nelle risposte che ciascuno ha dato, anche se tutte svelano un po’ il leit motiv personale dell’annata paliesca 2024 e la determinazione di voltare pagina. Altri hanno preferito non rispondere. Il 2025 sarà infatti molto complesso, visto anche che solo cinque Contrade corrono di diritto. E lo scacchiere, a seconda dell’estrazione, può diventare un bel rebus. Quindi, meglio essere cauti.

"Una domanda un po’ scomoda, avrei da consegnare diverso carbone. Mi fermo qui... anzi aggiungo che lo darei soprattutto a chi ha smesso di credere in me... ma lo farò ricredere", dice Federico Guglielmi, detto Tamurè, costretto a saltare il 2025 per la doppia squalifica. Più soft Andrea Sanna, in arte Virgola, che ha debuttato per l’Assunta nella Selva. E si gode un inverno di attenzioni da parte delle dirigenze che finora non aveva conosciuto: "Il carbone non lo porterei a nessuno. Semmai darei dolcetti a tutti, a chi mi è stato vicino e a che mi ha voluto bene. E il carbone lo mangerei io... perché mi piace!" Chiaro e forte il messaggio di Antonio Siri, detto Amsicora, che si prepara al rientro ad agosto dopo i Palii di stop: "Non ho dubbi, un bel pezzo lo porterei al covid perché mi ha fatto prolungare la squalifica per due anni", dice riferendosi alle annate 2020 e 2021 in cui non si è corso.

E i big di Piazza vestendo i panni della vecchietta con la scopa a chi porterebbero un po’ di carbone? "Guarda, soltanto a me perché sono uno che punta sempre al massimo, se ha un obiettivo. E tutte le volte che non riesco a raggiungerlo – dice Giovanni Atzeni, in arte Tittia – il carbone è assolutamente tutto per me". Anche Scompiglio, neo babbo e da gennaio a Siena con i cavalli da Piazza, non intende puntare il dito contro nessuno ma ha le idee chiare. "Voglio parlare solo di Jonatan. Per quanto mi riguarda, per come sono andate le cose, è normale che il carbone me lo aggiudico io. Allo stesso tempo, però, credo di meritare anche un po’ di dolcetti perché ho sempre la stessa voglia e la medesima grinta. Sono qui che mi rialleno e preparo anche dopo le cose brutte (l’infortunio, ndr). Un dolcetto perché continuo ad avere la solita testa, provo desiderio di rivalsa e di rivincita. Di tutto. Non m’interessa parlare degli altri". E Gingillo? Carico a molla e visione positiva: "Voglio iniziare l’anno con buoni propositi, quindi voglio dare dolci a tutti", sostiene Giuseppe Zedde. Niente carbone da consegnare. Bandito anche dalla calza di Dino Pes, detto Velluto, vincitore dell’Assunta 2024. "A nessuno lo assegno! Proprio quest’anno a chi lo devo mandare... A tutti quanti auguri invece di buona fortuna".

Equilibrati come (molti) politici, si diceva. Enrico Bruschelli, in arte Bellocchio, conferma la linea: "Il carbone lo tengo per me perché sono troppo diplomatico per dire a chi lo porterei... e poi perché rovinare la sorpresa?!". Pensa positivo Mattia Chiavassa, in arte Tambani: "Porterei dolcetti a tutti, carbone a nessuno perché quest’anno sono stati tutti buoni con me".