Il binario morto ora riprende vita. Concluso il cantiere allestito per la necessaria riqualificazione

Finalmente completata la trasformazione in un’area a verde pubblico e in un percorso pedonale

Il binario morto ora riprende vita. Concluso il cantiere allestito per la necessaria riqualificazione

Si tratta di uno strascico del progetto di innovazione urbana iniziato nel 2015, ma il progetto esecutivo fu approvato nel 2021 con un investimento di 325mila euro. La nuova zona verde è. nella parte terminale della ferrovia che fino al termine degli anni ’80 era funzionante.

Il binario morto riprende vita. Concluso il cantiere per la riqualificazione dell’ex binario morto, situato a pochi passi da piazza Arnolfo a Colle. Si tratta di uno strascico del progetto di innovazione urbana iniziato nel 2015, ma il progetto esecutivo fu approvato nel 2021 con un investimento complessivo di 325mila euro. La nuova zona verde è situata nella parte terminale della ferrovia che fino al termine degli anni ’80 era funzionante. I lavori completano l’opera di riqualificazione dell’intera area, già avviata, appunto, con la realizzazione del nuovo tratto di pista ciclabile urbana, opera realizzata con il P.I.U. Il progetto ha visto la trasformazione del breve tratto di ferrovia sopravvissuto in un’area a verde pubblico e in un percorso pedonale, oltre alla sistemazione complessiva di tutta la zona, con la creazione di un’area pavimentata che collega via Verdi, attualmente senza sfondo, con la pista ciclopedonale. L’area del binario ora è stata riorganizzata con una struttura a gradoni che la porta allo stesso livello del tratto di pista ciclopedonale. È stato realizzato un piccolo giardino, con alberi e sedute per consentire ai pedoni di sostare e riposare. Sono state anche realizzate opere di contenimento e messa in sicurezza della scarpata dell’ex binario morto. Questo nuovo spazio, ora è così caratterizzato da aree a giardino gradonate, corredate da spazi di sosta provvisti di sedute ed arredi. Questo lavoro permette l’integrazione dei flussi pedonali provenienti dal terminal degli autobus o da piazza Arnolfo con l’area pedonale su via Martiri della Libertà ed il polo scolastico di via XXV Aprile, rivitalizza via Verdi che si apre su questo nuovo spazio, con un’area pavimentata e arredata; e da strada senza sfondo entra a far parte di questo nuovo sistema di percorsi pedonali. Da alcuni viene definito come un nuovo giardino, uno spazio riconquistato alla collettività. Questo nuovo percorso e giardino è affiancato dal tracciato della pista ciclopedonale bidirezionale che proviene da piazza Arnolfo, risale la scarpata del canyon dell’ex-binario sul lato sinistro, colmando il dislivello con via Martiri della Libertà e via Verdi e garantisce l’accessibilità alle persone con ridotta capacità motoria. Questo tratto della pista ciclopedonale è già stato realizzato con un precedente intervento (P.I.U.). Le due operazioni sono distinte, ma complementari nella rivitalizzazione di questo spazio urbano di ‘cerniera’. Ora non manca che la messa in sicurezza del Ponte dei Sospiri. Lodovico Andreucci