Il 2025 pare destinato a essere l’anno del rilancio definitivo della Fondazione Biotecnopolo di Siena. Il Governo punta a farne il fulcro della ‘difesa’ contro le future pandemie in attesa dell’arrivo del nuovo Piano pandemico 2024-2028, finanziato nell’ultima legge di bilancio. La Fondazione guiderà la rete europea anti-pandemie che vede anche altri paesi coinvolti (Francia, Belgio e Germania). Con un finanziamento di quasi 33 milioni di euro per l’Italia e 130 in totale. Il progetto promosso dall’Errin (European Regions Research ad Innovation Network) prevede dalla sorveglianza delle malattie infettive alla ricerca e sviluppo di un futuro vaccino con una prossima ‘malattia X’ dando finalmente connotazione al famoso ‘hub anti-pandemico’ per cui era nata sotto l’allora governo Draghi oltre due anni con l’obiettivo di rispondere in tempi stretti alle emergenze pandemiche.
Ma modalità e tempi di realizzazione del progetto tornano al centro dell’attenzione anche in Consiglio comunale. Per la sesta volta infatti il Pd, nella persona del consigliere Alessandro Masi, e tutti gli altri gruppi di minoranza hanno firmato l’ennesima interrogazione al sindaco. Nove le domande poste a Nicoletta Fabio, per fare il punto della situazione. In particolare le opposizioni incalzano l’amministrazione per un motivo preciso: "Palazzo pubblico – spiega lo stesso Masi – è l’ente di riferimento che può avere maggiori notizie da comunicare. Con questa sesta interrogazione vogliamo poi tenere alta l’attenzione sul Biotecnopolo e, di conseguenza, sul tema del lavoro e delle prospettive per dare continuità allo sviluppo di uno specifico settore dell’economia territoriale". Masi continua: "Ci aspettiamo che l’amministrazione comunale e le forze politiche di maggioranza, anche alla luce del filo diretto con il Governo nazionale, in questi mesi abbiano fatto qualcosa per accelerare i tempi di realizzazione del progetto, dopo l’uscita di Tls dal gruppo dei soci fondatori". Il consigliere Dem conclude: "La nostra interrogazione non vuole essere strumento di polemica politica, ma di contributo positivo. Vogliamo infatti sapere, non solo a che punto è il Biotecnopolo, ma anche se l’amministrazione comunale è disponibile a un tavolo con Provincia e Regione, nello spirito della mozione unanime del consiglio comunale di Siena del 2021, che impegnava il Comune a favorire il consolidamento del settore delle Scienze della vita".
Cristina Belvedere