Laura Valdesi
Cronaca

Il Bruco conferma Cappannoli: "Scompiglio? Non è il nostro fantino"

Il capitano di via del Comune, eletto con l’85% dei voti, spazza il campo dopo tante voci su possibili ’nozze’ "C’è un profondo rapporto di stima reciproca con Jonatan che nel 2024 si è rafforzato ma restiamo aperti".

Il popolo del Bruco ha apprezzato il lavoro svolto dal capitano Federico Cappannoli

Il popolo del Bruco ha apprezzato il lavoro svolto dal capitano Federico Cappannoli

Siena, 15 settembre 2024 – "Tutto vero, sono stato rieletto con una percentuale addirittura superiore a quella della prima volta: 85% dei voti. Cosa vuol dire? Che sono stati apprezzati approccio e impegno, non solo nel Palio ma anche nella Contrada. Sicuramente non è stato legato ai risultati ottenuti! Mi fa per questo ancora più piacere, un attestato di fiducia verso la persona e il modo di porsi e tenere i rapporti", dice Federico Cappannoli. Venerdì sera è stato confermato capitano per il biennio 2025-2026.

Premiato dunque anche il modo di fare. Spieghiamo meglio.

"Sono rimasto me stesso, senza snaturarmi per il ruolo ricoperto. Continuo ad essere Ghigo al di là dei momenti nei quali sono capitano. Uscivamo, come noto, da un momento particolare. Il Bruco è una Contrada sana e coesa, con le proprie differenze di vedute e diversità, che punta al bene comune".

E’ stato ritenuto un valore aver fatto debuttare un giovane, Tambani.

"Siamo stati coerenti con quanto detto e con quello che volevamo fare. Ho cercato di parlare tanto dentro la Contrada, di spiegare la nostra visione. I contradaioli sapevano cosa aspettarsi e hanno apprezzato che siamo andati dietro alle nostre idee".

Vale a dire?

"L’idea di Palio del Bruco è quella di cercare di mettere sempre un tassellino anche nelle situazioni più complicate e quando non sei fra i vincenti. Senza rinunciare all’obiettivo massimo costruendo al contempo qualcosa per le Carriere future".

Due debuttanti nel 2024: prende corpo il ricambio generazionale.

"Quest’anno c’erano le condizioni per farlo. Alcuni fantini squalificati, si sono liberati dei posti. E situazioni che facevano presagire tale possibilità. Da qui a dire che siamo al ricambio netto, da un anno all’altro, non sono d’accordo. Nel Palio moderno avviene sempre gradualmente, tenendo conto di valutazioni e anche di anagrafica".

Si era diffusa la voce che Scompiglio diventasse fantino del Bruco.

"Sono stato costretto a puntualizzare in assemblea che, come tutti sanno, c’è un rapporto di stima reciproca che nel 2024 si è rafforzato tanto. Però credo che la cosa migliore sia proseguire sulla strada già intrapresa, restando aperti alle situazioni possibili sperando che, quanto prima, sia possibile montare un big perché abbiamo un buon cavallo. Porteremo avanti il rapporto con Jonatan".

Tittia, Gingillo, Brigante: porte aperte comunque?

"Spalancate. Il Bruco non ha avversaria, una situazione ottimale per i fantini. Come dimostrato nei due Palii corsi intratteniamo buoni rapporti con tutti".

A maggior ragione restano saldi quelli con Bellocchio e Tambani.

"Sono legami veri, quelli con Enrico e Mattia. Persone che stimiamo nell’ottica di valorizzazione reciproca. Non ci sarà mai una forzatura nei loro confronti a scegliere via del Comune invece di una situazione con maggiori chance per fare bene".

Il mossiere è da confermare?

"Di sicuro va fatta una riflessione in tempi più stretti, a gennaio-febbraio è tardi per scegliere altre strade. La prova di Bircolotti ad agosto è stata positiva, considerata la difficoltà. Non sono io a decidere, saremo tutti e 17".

Il capitano della Selva invoca uniformità nell’uso del canape: se in Piazza si usa quello inutile utilizzare il cigno a Mociano.

"La sperimentazione del cigno a mio avviso andrebbe fatta in Piazza. Non risolverà tutti i problemi ma una caduta come quella del Nicchio per la prova non sarebbe avvenuta. Più che altro andrebbe fatto qualche investimento serio sulle piste. Ero a Castel del Piano, ho visto il nuovo fondo utilizzato. Valutiamo se i costi sono sostenibili per Mociano e Monticiano, permetterebbe di saltare meno prove di addestramento, va addirittura meglio quando piove".

Si parla di polo Tittia, di polo Scompiglio ma anche Gingillo si fa spazio, c’è stata la vittoria di Velluto. Un altro polo nel palio ci sta?

"E’ sempre in evoluzione ogni anno, le cose possono cambiare. Personalmente per le esigenze della mia Contrada ho impostato le strategie senza stare né in un gruppo né nell’altro. Un problema che mi riguarda solo di riflesso. Vedo semmai le condizioni affinché ci sia un palio un po’ più sfumato, dove non c’è più il bianco o il nero. Parliamo di qualche ’sfumatura’ in più che potrebbe rendere le cose interessanti".