REDAZIONE SIENA

Il Brunello scopre il suo Tempio

Nel Complesso di Sant’Agostino inaugurato il percorso museale

Inaugurato ieri a Montalcino il ’Tempio del Brunello’, un percorso immersivo ed emozionale alla scoperta di uno dei vini rossi più famosi del mondo. Il progetto promosso dall’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, dal Comune di Montalcino, dal Consorzio del Brunello e realizzato da Opera Laboratori, nasce dall’accordo fra le istituzioni che hanno lavorato con lo scopo di assicurare un futuro brillante e innovativo a Montalcino e al suo territorio. "Dopo un anno e mezzo di pandemia in cui le nostre energie si sono concentrate nel sostenere la comunità - ha detto il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli – abbiamo guardato anche al futuro. Questo progetto è per noi nuova linfa vitale. Lavorando di concerto con l’Arcidiocesi e il Consorzio del Brunello, con il braccio operativo di Opera Laboratori, intendiamo non solo promuovere il nostro territorio attraverso una formula innovativa, ma creare all’interno del complesso di Sant’Agostino nuovi stimoli e spazi culturali per la comunità montalcinese dove arte, storia, musica, artigianalità e prodotti d’eccellenza possano fondersi alla cultura produttiva in un progetto organico".

"Siamo convinti che il percorso del vino non si esaurisca in un bicchiere - afferma il direttore del Consorzio del Brunello Michele Fontana - ma sia sempre più un fenomeno di rilievo anche dal punto di vista culturale. Questo progetto ci rende entusiasti poiché il Tempio del Brunello non è solo un museo moderno e interattivo, ma anche un’esperienza profondamente rappresentativa del suo territorio che darà un valore aggiunto all’attività di promozione che lo stesso Consorzio già svolge per tutto il sistema socioeconomico di Montalcino".

"La riapertura al pubblico del Complesso monumentale di Sant’Agostino - dichiara il Direttore dell’ufficio di Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi Don Enrico Grassini - vuole essere un segno di rinascita, anche cristiana, dopo un periodo tanto difficile come quello della pandemia. Tornare a riappropriarsi di spazi dedicati alla cultura assume oggi un valore di straordinaria importanza. Possa la bellezza dell’arte portare il territorio di Montalcino ad una speranza nuova e feconda".

La tecnologia, e non poteva essere altrimenti, è presente in ogni step della visita e fornisce al visitatore stimoli e sensazioni che lo catturano e lo guidano in un crescendo di emozioni e desiderio di scoperta che bene fanno capire perché questo territorio è arrivato ad essere apprezzato nel mondo. Si spazia dal volo virtuale su tutto il territorio alla scoperta di monumenti ed opere d’arte seguendo con una App dedicata lo skyline di Montalcino, alla visita delle sale con esposte le splendide opere della raccolta di arte sacra e dei reperti archeologici fino ad una particolarissima ed interessantissima enoteca capace attraverso la tecnologia di personalizzare la degustazione e di dare notizie fondamentali circa i vini, i produttori e i processi produttivi. Passando poik verso l’uscita, quattro videointerviste illustreranno gli Ori di Montalcino, miele, zafferano, olio e tartufi.

Una volta lasciati i 5000 metri quadrati del complesso di Sant’Agostino, attraverso l’applicazione mobile il visitatore sarà guidato verso i maggiori punti d’interesse geolocalizzati e commentati da schede testuali, audio, photo gallery e video che integreranno la visita: dalla cattedrale di San Salvatore al Palazzo Comunale di Montalcino, dall’Abbazia di Sant’Antimo fino a San Giovanni d’Asso, dal castello di Poggio alle Mura fino al San Michele sperduto nel bosco.

Andrea Falciani