
Il caso Interrogazione sull’ascensore "Danno di immagine ed economico"
di Massimo Cherubini
"Chiediamo al sindaco, alla giunta, ai consiglieri di maggioranza nella loro funzione di governo se, per questa opera (elevatore del ‘Minatore’ di Piancastagnaio ndr) consegnata con tale ritardo, con tale dimensione e proporzione tra i costi e ancora inaffidabile nella sicurezza e continuità della funzione per la quale è stata costruita...". È questo uno dei passaggi della interrogazione che i consiglieri di minoranza Progetto Comune hanno presentato al sindaco di Piancastagnaio e ai componenti della maggioranza. "Riteniamo inaccettabile – si legge ancora – questo esito della messa in esercizio dell’ascensore inclinato tra via Fonte Natali e i giardini Nasini del capoluogo. Definire, per le aspettative della cittadinanza, corretta l’azione amministrativa compiuta l’intero processo di messa in esercizio dell’opera cui trattasi resta difficile. È presente un danno, sia d’immagine che economico, per la nostra comunità, tale da motivare la nostra azione alla ricerca di tutte le responsabilità, interne e esterne, per questo stato delle cose, recuperando la rapida, e continuativa, funzionalità dell’opera e recuperando a bilancio dell’ente le eventuali somme a risarcimento del danno subito".
Nella lunga istanza l’opposizione ripercorre le principali ‘tappe’ del progetto che ha portato alla realizzazione dell’elevatore inclinato. Vengono anche mossi rilievi sui tempi di realizzazione dell’opera, si evidenziano i disservizi verificatisi dalla inaugurazione (agosto dello scorso anno) all’ultimo stop dell’impianto verificatosi sabato scorso. Fra questi il disagio per cinque persone rimaste, in due stop dell’impianto "prigioniere per diverse decine di minuti". "Con determina di affidamento del 29 gennaio 2019 è stata affidata - si legge nell’interrogazione - la costruzione dell’opera per il corrispettivo di euro 381.505,345 (Iva inclusa) a cui, sulle base degli atti che ci sono stati consegnati, si sono aggiunte spese accessorie e Iva per un ammontare complessivo di 536.240 euro, quale costo diretto di costruzione dell’opera. Secondo le valutazioni di questo gruppo consiliare, fondate sulla somma dei costi diretti per la costruzione dell’opera stessa con quelli connessi, annessi e sopravvenuti in corso d’opera, a noi risultano, sulla base degli atti ricevuti, quantificabili a ora per complessivi 1.102.841,41 euro (Iva esclusa) con un divario di circa il 100% tra costi diretti e indiretti dell’opera".