Il caso "tubone" tiene ancora banco. Ora la parola alla Cassazione. Le tappe dell’annosa vicenda

I legali dell’amministrazione comunale intanto sono a lavoro per valutare ogni possibile scenario

Il caso "tubone" tiene ancora banco. Ora la parola alla  Cassazione. Le tappe dell’annosa vicenda

Per l’Amministrazione comunale colligiana è stata ribadita la decisione di utilizzare tutti gli strumenti giuridici per trovare una soluzione anche se la sentenza dovesse sostanzialmente ripetersi

Il caso del ‘tubone’ fa parlare ancora ed a Colle si aspetta che arrivi la parola fine su un caso che ha creato molto dibattito in città. La data dell’udienza in cassazione non c’è ancora, ma si avvicina e, così, il Comune si prepara a tutti gli scenari, anche in caso di sentenza identica a quella del tribunale superiore delle acque. Il tribunale superiore, infatti, con la sentenza notificata il 29 settembre 2023 al Comune di Colle non aveva accolto il ricorso del Comune appoggiato da Italia Nostra, sull’autorizzazione rilasciata dalla Regione Toscana al prelievo dell’acqua dal fiume Elsa per il progetto di produzione di energia idroelettrica "progetto del tubone" proposto dalla società Pvg. A darne notizia fu La Nazione. L’Amministrazione colligiana nel 2023 aveva optato per un ricorso in Cassazione. Il Comune era andato avanti perché dopo la consultazione con i legali e con gli uffici comunali, aveva concluso che rimanevano molti punti deboli sia nell’impianto della sentenza sia, più in generale, nella procedura autorizzativa che possono essere affrontati costituendosi anche in ultimo grado di giudizio. A distanza di un anno e qualche giorno dalla sentenza del tribunale superiore si aspetta quella della cassazione ed a breve dovrebbe uscire. Poche potrebbero essere le forme per trovare nuovi corsi per la faccenda ‘tubone’. In attesa, naturalmente, c’è anche la società Pvg. Gli avvocati incaricati dal Comune ad oggi stanno studiando tutto il procedimento per individuare altri elementi giuridici di appoggio al ricorso, o per disegnare nuove strategie in caso in cui non venga accolta la richiesta del comune, anche le decisioni della Cassazione sono definitive, cioè non più appellabili: per questo motivo rappresenta l’ultimo organo della giurisdizione civile e penale. Intanto, il Comune intende coinvolgere il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in una presa di posizione. Per l’Amministrazione comunale colligiana è stata ribadita la decisione di utilizzare tutti gli strumenti giuridici per trovare una soluzione anche se la sentenza dovesse sostanzialmente ripetersi. Si pensa, comunque, che la Cassazione non entrerà nel merito di questioni specifiche e tecniche.

Lodovico Andreucci