
La rinascita di Colle di Val d’Elsa sotto il profilo turistico e culturale inizia dalla Porta Nova di Colle Alta. Sulla via Francigena è stato recentemente ristrutturato uno dei luoghi più significativi della città, il celebre Castelletto.
Una rinascita di una struttura architettonica sulla quale hanno investito due fratelli imprenditori colligiani doc, Gabriele e Nicola Pecchi. Per la rinascita de Il Castelletto si sono serviti esclusivamente di aziende del territorio, dai progettisti alle ditte edili, ma anche i produttori delle più piccole rifiniture e dei prodotti alimentari. Un’operazione di rinnovamento sotto il profilo ricettivo turistico e ristorativo, ma con un taglio culturale, nella struttura, infatti, sono inserite molte opere d’arte di artisti del territorio che si alterneranno nel corso del tempo. Pecchi, come è iniziata questa rinascita turistica? "Analizzando i portali nel settore ricettivo abbiamo capito che poteva essere utile investire in questo settore. La domanda turistica su Colle è importante, la città è attrattiva. Quindi abbiamo optato per andare in questa direzione puntando sia sul ricettivo che sul bar e ristorante. Il palazzo in questo momento è in fase di finitura ed ospiterà due appartamenti molto grandi che saranno gestiti sotto il profilo dell’accoglienza. Siamo già aperti con il bar ed il ristorante, i nostri prodotti e fornitori sono tutti della zona di Colle". Una rinascita anche sotto il profilo della struttura architettonica, giusto? "È un immobile con vincolo artistico culturale ed ha, quindi, una sua storia importante. La speranza è quella che la città si riappropri di un luogo, così, significativo. Tante generazioni hanno ammirato questo luogo. Nel corso del tempo ci sono state molte attività, poi da decenni si era fermato. Abbiamo sentito l’esigenza di ristrutturarlo".
Cosa si potrà apprezzare di questo luogo? "Un ambiente curato sotto un profilo estetico, con un’espressione che è quella di un palazzo neo gotico che fa parte dello stile eclettico. Bar e ristorante sono aperti al pubblico mentre il palazzo sarà per i turisti, i colligiani potranno scoprirlo in alcune occasioni che abbiamo deciso di organizzare proprio per la restituzione di questo luogo". Quali sono le prospettive per la stagione turistica? "Le aspettative sono molto alte, la crescita nel settore turistico a Colle è notevole. Ora siamo nuovamente in una fase dove ci si chiede cosa accadrà, è imprevedibile, ma la forza e la voglia di lavorare è tanta. La speranza è quella che persone come noi, abituate a lavorare con la gente, possano lavorare in tempi di pace".