Il cavallo ‘rubato’ e poi restituito nel luglio 1766

Tartuca e Istrice a contendersi il barbero migliore: Camollia la spunta e trionfa sul tufo

Per far comprendere meglio ai giovani cosa era un tempo il Palio, senza inutili mitizzazioni, possiamo raccontare quello che accadde per la carriera del 2 luglio 1766, con tanto di forti polemiche e ricorsi. Eccoci al momento della tratta: dopo l’assegnazione di otto cavalli alle rispettive Contrade, ne restavano due fra cui il soggetto favorito. I rioni restati in attesa erano quelli dell’Istrice e della Tartuca. La sorte sembrava essere andata dalla parte di Castelvecchio: nella confusione del momento nacque un’accesa discussione. Fu allora che il barbaresco della Tartuca, approfittando del momento, prese per le redini il cavallo che tutti avrebbe voluto e lo condusse alla propria stalla. L’Istrice prese l’altro e lo portò in Camollia ma fece subito ricorso al Provveditore della Reale Biccherna che, appurato che le cose erano andate in altro modo con l’Istrice vero assegnatario del favorito, intervenne subito presso il Generale Auditore che comandò alle guardie di recarsi all’abitazione del barbaresco della Tartuca per procedere allo scambio dei cavalli. La storia poi ci racconta come finì quel Palio che erano iniziato in modo anomalo: fu l’Istrice il vincitore della carriera, proprio con quel cavallo così conteso ed il fantino Bastiancino.

Massimo Biliorsi