Il comune di Piancastagnaio si è aggiudicato all’asta fallimentare del tribunale di Siena i due lotti di terreno di circa 14 ettari presenti nella zona di Tre Case a Piancastagnaio, luogo di grande valore culturale e spirituale dove è custodito in un’oasi di pace il leggendario Leccio di San Francesco, una antichissima pianta cara alla storia francescana. L’area, circondata da una folta vegetazione di castagni secolari, è divenuta nel corso dei secoli una meta di pellegrinaggio e preghiera in virtù di alcune vicende legate al poverello di Assisi.
San Francesco infatti, avrebbe in più occasioni sostato e riposato all’ombra del folto leccio durante i suoi spostamenti verso Siena dove si recava ormai cieco per farsi curare gli occhi. Il suo passaggio aveva suscitato nella montagna amiatina tanto fervore e interesse da parte di giovani in cerca di ideali di vita. Erano nate infatti molte comunità che si apprestavano a vivere la regola francescana. Proprio nell’Amiata, nel convento del Colombaio di Seggiano, si preparò al suo grande ministero di predicatore Bernardino da Siena. l’area su cui si erge il maestoso Leccio ancora verde e vegeto nonostante i secoli, richiama ogni anno nella festa del perdono di Assisi, il 2 agosto, centinaia di fedeli che assistono alla Messa su un’altare di pietra ai piedi dell’albero, messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Pitigliano Sovana Orbetello, il Cappuccino Giovanni Roncari attorniato da tanti sacerdoti che confessano i fedeli tra il verde dei castagni. L’ amministrazione comunale Pianese, in diverse occasioni aveva proposto la vendita dell’ immobile alla proprietà, ma con un nulla di fatto. L’avvocato Duccio Panti ha seguito la gara, che ha visto vincitore lo stesso comune di Piancastagnaio che si è aggiudicato i due lotti censiti a prezzo base di 3Omila euro per una cifra al ribasso di 23 mila euro.
Grande soddisfazione da parte del sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini che ha detto che adesso si potrà pensare alla realizzazione di un grande parco comunale e di iscrivere il Leccio di San Francesco nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. Lo stesso sindaco Luigi Vagaggini, nel consiglio comunale di venerdì scorso aveva chiarito, che in caso di non aggiudicamento della zona boschiva del Leccio, l’amministrazione comunale attraverso lo strumento dek piano strutturale avrebbe posto vincoli ad eventuali tagli boschivi. Nel corso degli anni la zona del Leccio è stata peraltro ripulita e risistemata.
Giuseppe Serafini