PAOLA TOMASSONI
Cronaca

"Il Covid sta tornando. Non è più stagionale. Qualche variante può rivelarsi pericolosa"

La microbiologa Maria Grazia Cusi: "Le infezioni in aumento da giugno. Tutte le varianti diffuse derivano da Omicron, sono meno aggressive. ma si trasmettono velocemente. Spesso il virus si scopre in ospedale".

"Il Covid sta tornando. Non è più stagionale. Qualche variante può rivelarsi pericolosa"

"Il Covid sta tornando. Non è più stagionale. Qualche variante può rivelarsi pericolosa"

"Quella da Sars Cov-2 non è più un’infezione stagionale, ma il virus, divenuto endemico, è presente e circola tutto l’anno. Abbiamo visto che ora resiste anche alle alte temperature, pertanto dobbiamo abituarci a conviverci, con la consapevolezza che per qualche variante potrebbe essere ancora pericolosa", dice la professoressa Maria Grazia Cusi, direttrice della Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Confermando la nuova ondata di casi Covid, pronta a rovinare la tranquillità anche di queste vacanze estive.

Professoressa, ci sono di nuovo tanti casi?

"Penso che il fenomeno attuale sia sottostimato. Già da giugno, secondo i dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, i casi sono in incremento: la settimana scorsa è stato registrato un aumento del 65% rispetto alla settimana precedente. Ma penso siano molti di più: oggi pochi fanno il tampone e ancora meno sono quelli che segnalano la positività dell’esito".

Quale è il virus circolante al momento?

"Per il 50% è la variante KP.3, per il resto c’è un mix di sottovarianti, KP.2, LB.1 e JN.1. Quest’ultimo, che è il progenitore della KP.3, ha circolato in Italia nell’autunno-inverno 2023. La variante KP.3, attualmente circolante in Italia, ha circolato molto negli Stati Uniti ed è arrivata in Europa nella primavera scorsa. Tutte le varianti diffuse nel 2023 e 2024 derivano da Omicron che nel tempo, per adattarsi e sopravvivere, ha subito ulteriori mutazioni nella proteina Spike".

Come è il virus attuale? Più aggressivo?

"Meno aggressivo. Si manifesta con sintomatologia simil-influenzale: con forte mal di gola e mal di testa, dolori muscolo-articolari, in alcuni casi con uno o due giorni di febbre. Spesso le persone infettate sono pauci-sintomatiche e non si accorgono del contagio. Questa variante presenta maggior infettività e si trasmette sempre più velocemente, perciò nei luoghi molto affollati è facile essere contagiati".

La malattia da Covid è ancora pericolosa?

"Può esserlo se il contagiato è una soggetto appartenente ad una categoria fragile, se immunodepresso o con patologie croniche. I rari decessi che ancora si contano sono quasi tutti a carico di over ottantenni. Per questo motivo, è auspicabile che le persone con qualche sintomo facciano il tampone (ora tutti sono in grado di farselo anche da soli), in modo da evitare il contatto con altri, soprattutto persone fragili, e limitare la diffusione del virus".

Quale è la situazione al Policlinico le Scotte?

"In generale, non si ricorre all’ospedale per Covid, ma per altre patologie: ovvero chi ricorre all’ospedale lo fa per altre problematiche e, sottoposto a tampone al momento del ricovero, scopre la positività al Covid. In questi casi i soggetti infetti sono ricoverati nei vari reparti, ma in aree isolate".

E i vaccini anti Covid?

"In base a dati recenti, risulta che l’ultimo vaccino prodotto nel 2023 conferisce modesta protezione verso le varianti in circolazione. L’Oms è però dell’idea di aggiornarlo alla variante JN.1, progenitrice delle attuali. Oggi, oltre ai vaccini, abbiamo anche farmaci efficaci nelle terapie, da usare nei casi più gravi per combattere questo virus".