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Il Drago è ’cresciuto’: "Sede storica rinnovata. Il progetto di aprire gli spazi verdi a tutti"

Il priore Luigi Sani guida una Contrada con tantissimi giovani "Dove è importante però anche l’apporto che gli ex dirigenti continuano a dare per perseguire un obiettivo comune".

Il Drago è ’cresciuto’: "Sede storica rinnovata. Il progetto di aprire gli spazi verdi a tutti"

di Laura Valdesi

Priore Luigi Sani, quale è il ’gioiello’ della festa titolare del Drago?

"Tanti. A partire, oggi, dalla pubblicazione celebrativa per i 50 anni de ’I Malavolti’. Una festa con momenti di approfondimento sul tema della carta stampata. Se servono ancora i giornali di Contrada? Sì perché restano. La pubblicazione che presentiamo oggi è stata realizzata riprendendo quelle dell’ultimo mezzo secolo. Cartacee, appunto. Scannerizzate e fotografate. Magari avranno un uso diverso in futuro, più di archivio e consultazione".

E domani aprite la sede storica che ha subito un bel restyling.

"I volumi sono identici ma è stato svolto un lavoro di restauro, inventariazione ed archiviazione, valorizzando alcuni spazi della sede storica che amiamo, dalla sagrestia alla parte economato dove ci saranno le monture da Giro. Oltre a portare su l’archivio storico, abbiamo creato un angolo per chi vuole fare consultazioni. Un progetto che ho ereditato da Claudio Rossi".

Che continua ad essere un valido supporto per la Contrada.

"’Io esco ma sarò sempre qui’, disse quando passò il testimone. E’ stato così. Non posso che ringraziarlo".

Sabato il battesimo contradaiolo:

"A seguito della revisione dei capitoli battezziamo solo fino a 16 anni. Nel 2023 eravamo oltre 70, questa volta sopra i 30. Sempre tanti".

Effetto Palio?

"Sì, certo. E poi siamo una Contrada giovane che, proprio per questo, richiama altri giovani. C’è stata una grossa crescita".

E domenica il giro del Drago si conclude sotto le trifore in attesa dell’estrazione.

"Non corriamo né a luglio, né ad agosto. Chiaro che c’è molta speranza e anche attesa, con serenità".

Al capitano Jacopo Gotti il priore Sani cosa ha chiesto al riguardo?

"Che mi andrebbe bene vincere ad agosto, visto che è dal 2001 che manca la vittoria dell’Assunta. Dopo 23 anni sarebbe bello".

Lui è d’accordo? Conoscendolo risponderebbe luglio e agosto!

"Io mi accontento (ride, ndr), il capitano non lo so".

C’è un bel clima in Camporegio.

"Tutto è migliorabile, però sì. Chiaro che le vittorie aiutano, poi quando si verificano passaggi naturali anche nelle dirigenze, sia di Contrada che di staff, è tutto più sereno. Ripeto, ho intorno tutti gli ex priori che mi aiutano, dà sicurezza da un lato a chi gestisce la Contrada e quest’ultima percepisce unità. Non vuol dire che la pensiamo tutti nello stesso modo ma c’è un obiettivo comune".

Il valore aggiunto che Sani si sente di dare al Drago?

"Mi piacerebbe lasciare una Contrada unita come l’ho trovata".

Guardando al futuro, cosa c’è in cima alla lista delle priorità?

"Sul versante immobili resta molto da lavorare. Comportano tanta manutenzione ordinaria e straordinaria, anche per allinearsi ai numeri delle persone che adesso ci sono. Dovremo mettere mano anche al rinnovo delle monture del Giro che risalgono ormai a molti anni fa. Stiamo lavorando inoltre al progetto di apertura degli spazi verdi, interni al cancello di società: sarebbe bello farci una pista dei barberi in marmo, rendendoli fruibili a tutti".