"La storia continua, sotto gli occhi di una Siena distratta e tutta intenta a celebrare le prossime feste". Anna Ferretti , consigliere comunale del Pd torna sulla vicenda dei pakistani. Niente è cambiato, la storia di ripete. "Sabato sera – scrive la consigliera – mentre la temperatura era scesa e di nuovo cominciava a piovere i vigili urbani hanno ricevuto l’ordine di accompagnare nel dormitorio della Caritas i richiedenti asilo che erano tornati nel parcheggio il Duomo. Dovevano essere, in base alle richieste fatte dall’Assessore Papi alla Diocesi, massimo una decina, sono arrivati in diciotto e poi se ne sono aggiunti altri. I vigili hanno eseguito l’ordine, dato dal Comune forse perchè preoccupati da una persona che si era sentita male. Il Direttore Caritas Don Vittorio con i volontari hanno cercato disperatamente spazi inesistenti in modo che nessuno rischiasse la vita per assideramento. Non è concepibile che in una città in cima alle classifiche del “benessere”, della vivibilità, si continui a negare un tetto a chi chiede con umiltà solo quello". Poi la Ferretti pone una serie di domande: "Il Comune o la Prefettura troveranno un luogo per loro? Rifondazione sta ancora ospitando un bel gruppo, possibile che il Comune non possa fare niente? Si aspetta davvero “il problema” grave per intervenire? Perché questa azione “persecutoria” contro queste persone? Perché di persecuzione si tratta. Se si ritiene che Siena non possa più recepire richiedenti asilo, si abbia il coraggio di dire ’Siena chiusa ai richiedenti asilo. La questura non prenderà più domande, non farà più pratiche. E’ sospesa la normativa italiana in questo territorio. E’ zona off-limits per lo straniero, il povero. Abbiano almeno questo coraggio e non si nascondano più dietro la Chiesa o il volontariato".
CronacaIl dramma dei pakistani : "Siena off limits per gli stranieri. Abbiate il coraggio di dirlo"