ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Il Duomo di Siena scopre il suo ‘tappeto’ di marmo

Il Duomo di Siena apre le porte alle suggestive tarsie del pavimento, richiamando visitatori in cerca di bellezza e spiritualità. Un'esperienza unica tra arte e sacro, da non perdere.

Il Duomo di Siena scopre il suo ‘tappeto’ di marmo

Lo scorso anno, nel solo mese di luglio tradizionalmente riservato alla prima delle due annuali ’scoperture’ del pavimento, il Duomo di Siena richiamò oltre 300mila visitatori, con una crescita di circa il dieci per cento rispetto all’anno precedente. Ora quello spettacolo profondo e immaginifico torna per i canonici due periodi: 27 giugno-31 luglio e 18 agosto-16 ottobre. Per il resto dell’anno le preziose tarsie sono conservate sotto moquette protettive, per attutire gli effetti dell’usura del tempo e soprattutto dei passaggi degli oltre due milioni di visitatori che ogni anno varcano le porte della cattedrale senese.

L’edizione 2024 dell’iniziativa è stata intitolata ’Un libro di marmo’, come il magnifico libro-catalogo di Marilena Caciorgna, storica dell’arte che l’anno scorso ha pubblicato un testo fondamentale (Sillabe editore) per orientarsi nel complesso caleidoscopio di immagini che si susseguono come in una narrazione per rimandi e citazioni.

"La visione delle cinquantasei tarsie del pavimento – osserva Giovanni Minnucci, rettore dell’Opera della Metropolitana – può rappresentare un momento di personale e silenziosa riflessione, dimentichi, almeno momentaneamente, delle nostre corse affannose e delle nostre quotidiane preoccupazioni, alla ricerca proficua del senso che ciascuno di noi intende dare alla propria vita".

Una lettura profonda che Minnucci inserisce anche in un contesto più ampio, come dichiarato qualche tempo fa: "Il pavimento è straordinario, poi uno alza lo sguardo e vede opere di Nicola Pisano, Pinturicchio, Bernini, Beccafumi. E’ uno scrigno di tesori, qui si può trovare il bello e la spiritualità, un’unione che ha una forza incredibile".

Il doppio appuntamento annuale, promosso dall’Opera della Metropolitana e organizzato da Opera Laboratori, è ormai diventato un punto fermo delle iniziative senesi, in questo caso a cavallo tra cultura e sacro. Muoversi tra Sillabe e filosofi, itineari biblici e richiami ad antichi sapienti come il celebre Ermete Trismegisto, orientarsi tra diverse sfumature di colori e dotte incisioni: è un’esperienza intesa, un percorso complesso, quello che si snoda sotto le volte del Duomo di Siena, inserito all’interno dei consueti itinerari di visita della chiesa cattedrale, che conducono anche sotto le volte della copertura e sui passaggi esterni al di sopra del tetto. La prevendita è già partita sul sito di Opera Laboratori, tra i servizi offerti ovviamente anche visite guidate in varie lingue.