"Il Foci va messo in sicurezza"

Il borgo di Molino di Foci a rischio esondazioni: l'albergo sott'acqua, residenti e attivisti chiedono interventi urgenti da parte delle istituzioni.

"Il  Foci va messo in sicurezza"

Il borgo di Molino di Foci a rischio esondazioni: l'albergo sott'acqua, residenti e attivisti chiedono interventi urgenti da parte delle istituzioni.

Molino di Foci, piccolo borgo nel comune di San Gimignano ma vicino al confine con Colle e Poggibonsi. È qui che ha sede un polo ricettivo con la stessa denominazione della località. Un albergo che puntualmente, in presenza di eventi atmosferici, finisce sott’acqua. Responsabili le esondazioni del torrente Foci, che scorre proprio nelle vicinanze dell’hotel. Così è avvenuto in ben due occasioni tra il 17 ottobre e lo scorso fine settimana. Acqua e fango hanno invaso i locali, che ospitano i turisti, superando il metro di altezza. Un disagio enorme in un’area che già nel 2013 subì conseguenze serie dalle alluvioni. Luca Burresi, titolare di Molino di Foci: "Ho chiesto l’intervento del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, il cui personale, per via dell’emergenza, è giunto velocemente. Però è necessario che l’ente operi affinché certi scenari non si verifichino più, per esempio attraverso una ripulitura dell’alveo e una approfondita messa in sicurezza del torrente. A beneficio anche della strada che collega Molino di Foci con Aiano e Monti. Qui nei dintorni abitano 50 famiglie: nell’eventualità di piena di più ampia portata, corrono il pericolo di rimanere isolate". Burresi parla poi della sua attività: "Mi sono dovuto ingegnare insieme ai miei collaboratori, con le pale e altre attrezzature, calzando idonei stivali, per cercare di riportare la situazione il più possibile nella norma. Sono stato costretto anche a invitare gli ospiti a trovare una diversa sistemazione. Alla luce dell’ accaduto, non ero più in grado in quel momento di garantire il servizio di accoglienza. Un ulteriore danno, che si aggiunge ai problemi patiti da strutture e accessori interni, dopo i nubifragi".

Nella zona abita Maria Pica, che si esprime sia come residente che come attivista impegnata nel rilevare situazioni a rischio a carico della comunità: "Il Consorzio di Bonifica deve affrontare la grave questione, così come il Comune di San Gimignano e la Regione, in qualità di ente di indirizzo e di controllo del Consorzio stesso. Paghiamo a ogni scadenza il contributo previsto e vogliamo vedere la realizzazione delle fondamentali opere per la sicurezza. Personalmente, in seguito a quanto avvenuto con le esondazioni a Molino di Foci nel 2013, ho perduto una vettura, travolta dalla furia delle acque. I miei cari - conclude - riuscirono a mettersi in salvo appena in tempo".

Paolo Bartalini