PINO DI BLASIO
Cronaca

"Il futuro è ora, cogliamo l’attimo"

Confindustria elegge i presidenti. Infrastrutture, confronto con la Regione

di Pino Di Blasio

"La visione di insieme, la sinergia di intenti, la voglia di sognare uniti è il segreto della forza di Confindustria Toscana Sud dal 2015". Lo ha rimarcato la direttrice de La Nazione Agnese Pini, aprendo l’assemblea pubblica nella cornice dell’Andana a Castiglione della Pescaia, con la nuova squadra di presidenti Fabrizio Bernini, Fabrizio Landi e Francesco Pacini, e il presidente uscente Paolo Campinoti. Prima del dibattito, l’elezione da parte delle imprese associate: una unanimità tutt’altro che di facciata, sia per i presidenti che per i vicepresidenti e i consiglieri generali. Un sì da parte di circa 1.500 imprese per oltre 46mila dipendenti.

La vetrina iniziale spetta a Paolo Campinoti, orgoglioso e commosso per i regali, un casco personalizzato firmato dal numero 1 al mondo del settore, e per aver passato in totale armonia il testimone a Bernini. "L’impresa deve essere parte del territorio - ha ripetuto Campinoti, rivolgendosi al presidente della Toscana Eugenio Giani - e per farlo ha bisogno di infrastrutture strategiche. Su questo terreno la Toscana deve accelerare. E invece, soprattutto sull’aeroporto di Firenzebisogna accelerare soprattutto sull’aeroporto di Firenze, vedo una sorta di ripensamento e di rallentamento. Mentre bisogna accelerare, le imprese hanno bisogno di infrastrutture per decollare".

Un assist raccolto prima dalla direttrice Pini, che ha ricordato lo sblocco dei primi 25 miliardi di finanziamenti per il Pnnr. Sia dal presidente della Regione Eugenio Gian. "Un’economia multidisciplinare come la nostr, richiede l’elemento unificante della connessione. sia con infrastrutture fisicheche digitali. Mi piace citare il caso di Santa Fiora che ha completato il progetto della banda ultralarga e ha registrato già i primi acquisti di case dagli Stati Uniti, finendo su tutti i giornali e le tv. In Toscana sfruttereno tutte le potenzialità per valorizzare le economie diffuse. Ma a chi parla di infrastrutture vorrei ricordare che il Recovery Plan ha talmente accolto a fondo lo spirito della transizione ecologica e digitale, che ha previsto risorse per infrastruture sostenibili e green, come treni tramvie. Non prevedendo nemmeno un euro per strade e aeroporti, quello di cui la Toscana ha più bisogno. Forse serviva un po’ più di flessibilità".

Sia Giani che l’assessore all’economia Leonardo Marras hanno citato il caso dell’autostrada Tirrenica. "Tra Sat e Anas c’è una discussione per il passaggio della concessione e dei tratti già realizzati. Ovviamente Sat si aspetta una compensazione con risosre ingenti. Le responsabilità non sono degli enti locali,

i passaggi di proprietà e di concessione riguardano le autorità governative, con le quali dovremo trovare una sintonia. Per questo ho intenzione di creare la Toscana strade spa".

Marras dal canto suo ha chiosato: "La Sat è stata costituita nel 1968 in Camera di Commercio a Grosseto. Sono 53 anni che se ne parla. Purtroppo se ne parla solo". Sull’aeroporto di Firenze e sugli altri scali toscani, il presidente Giani ha ribadito l’intenzione di investire. "Ma 23 dei finanziamenti per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze saranno a carico di Aeroporti Toscani".

Prima dei saluti del presidente nazionale Carlo Bonomi, che ha invitato gli industriali "a continuare a sognare e a fare impresa per disegnare un futuro migliore", e delle previsioni di scenario di carlo Buttaroni di Tecnè, la platea è stata conquistata dalle parole di Alessia Russo, 19 anni, fondatrice nella Silicon Valley di Drone Guardy, una start up che usa droni per la sicurezza. "Voi parlare di aeroporti e strade - ha detto con la freschezza della giovane età - noi lavoriamo su brevetti di veicoli elettrici a decollo verticale, che possono andare da Arezzo a Grosseto in 8 minuti. Nella Silicon Valley ho conosciuto tanti cervelli italiani in fuga, che lavorano per Google, Tesla, per la Nasa. Vogliono tornare, aspettano solo l’occasione per farlo. In Italia le idee ci sono, le tecnologie anche; possono copiarci i prodotti ma non i talenti. E allora non perdiamo un momento propizio. Diamo una chance ai giovani talenti, richiamandoli qui e facendo spazio a chi ha la forza per far tornare grande questo Paese".