MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Il gioiello abbandonato Bagni San Filippo protesta "Qui incuria e disservizi"

La denuncia di un lettore: "Chiediamo più manutenzione per le strade, più pulizia e lo sviluppo dei progetti di rilancio attesi da tanto tempo".

Il gioiello abbandonato Bagni San Filippo protesta "Qui incuria e disservizi"

di Massimo Cherubini

Denunciano una sorta di ’abbandono’ di attenzione verso la loro piccola, grande, potenzialità turistica, Bagni San Filippo. C’è chi, tra i pochi cittadini e i non molti operatori di bar, ristorazione, offerte di location per pernottare (anche se assai elevati, in termini percentuali) lamenta la scarsa attenzione del comune. "Raramente – dice un cittadino che chiede di restare anonimo – vediamo degli operatori ecologici a pulire le nostre strade, c’è carenza di servizi pubblici, dei progetti di sviluppo (primo fra tutti quello della riapertura del centro termale ndr) di abbandono della viabilità comunale. C’è la strada dei Pietrineri (quella che collega Bagni San Filippo a Campiglia d’Orcia ndr) in condizioni disastrate. Un punto è ormai corroso dalla ruggine, in mezzo alla strada ci sono buche profonde e pericolose. Ci sentiamo abbandonati. E pensare – aggiunge – che con i proventi dei soli parcheggi a pagamento istituiti a Bagni San Filippo il comune di Castiglione d’Orcia fa cassa. Ma qui – è la mesta conclusione – di interventi per ’curare’ e migliorare se ne vedono davvero pochi".

Tutela della Balena bianca, del Fosso bianco, sono gli obiettivi che l’amministrazione comunale sta mettendo a punto. Manca, questo sì, l’avvio per la realizzazione dei grandi interventi. Quelli indispensabili per il definitivo lancio di Bagni San Filippo che ha numerose caratteristiche naturali e ambientali.

Attendono ancora i diversi progetti per valorizzarle, in termini di ricezione alberghiera e strutturale. Il grande progetto per la ristrutturazione dello storico Hotel Le Terme. Quello che, per decenni, ha garantito i servizi di inalazioni, dei fanghi, con il centro termale accessibile agli assistiti del servizio sanitario nazionale, Insomma al ceto medio, a tanti pensionati, a tanta gente comune che da quei trattamenti trovava giovamenti, si fa ancora attendere. Il grande progetto di ristrutturazione (che prevede anche il centro termale non pertinente all’albergo) è stato presentato alla fine del febbraio dello scorso anno.

Ancora la prima pietra, quella che si ipotizzava esser messa alla fine dello scorso anno non è stata simbolicamente apposta. Così come non ci sono prospettive immediate per il futuro dell’ex area Amiata Marmi dove dovrebbe sorgere un secondo stabilimento termale.