ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Il giorno di Banca Mps. Mediobanca, l’assemblea oggi vota il via libera

Oltre il 50 per cento a favore dell’operazione, attesa per l’affluenza. Doppia seduta: prima il bilancio 2024, poi l’aumento di capitale.

Torna a svolgersi oggi l’assemblea in presenza di Banca Mps nell’auditorium di viale Mazzini

Torna a svolgersi oggi l’assemblea in presenza di Banca Mps nell’auditorium di viale Mazzini

L’attesa è ormai terminata. Questa mattina, a partire dalle 10, torna a svolgersi l’assemblea di Banca Monte dei Paschi in viale Mazzini. Sul tavolo non solo la parte ordinaria, con l’approvazione del bilancio che registra un utile netto a poco meno di due miliardi di euro e dividendi per oltre un miliardo, ma soprattutto quella straordinaria con il via libera all’aumento di capitale che sosterrà l’offerta pubblica di scambio per Mediobanca. Negli ultimi giorni si sono accavallati gli annunci degli schieramenti favorevoli e contrari, con la presa di posizione del Governo che ha ufficialmente annunciato di rinunciare al possibile utilizzo del golden power.

Sarebbe stata una sorpresa il contrario, ma in ogni caso a tre giorni dall’assemblea l’annuncio ha dato un’altra spinta alla chiusura del cerchio ed è stata seguita, il giorno successivo, dalla dichiarazione positiva da parte di Bpm e Anima. Altri due posizionamenti rilevanti, insieme fanno quasi il 9 per cento, che si aggiungono agli altri nomi pesanti che oggi voteranno sì: a partire dal Mef, con il suo 11,7 per cento, il Gruppo Caltagirone poco sotto al 10 per cento, Delfin (gruppo Delvecchio) al 9,7 per cento e ancora Norges Bank, Algebris, Pimco tra gli altri, per arrivare alle Fondazioni bancarie, con il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi che oggi parlerà in assemblea.

I conti veri si faranno oggi, ma appare praticamente certo il superamento della soglia del 50 per cento di voti favorevoli all’ops, ipotizzando una presenza che secondo le previsioni potrebbe toccare anche quota 75 per cento.

L’obiettivo è poi arrivare sul tavolo Mediobanca per raggiungere un’adesione auspicata del 66,67 per cento, ma anche solo superando il 50 per cento Rocca Salimbeni è considerato possibile l’utilizzo dei Dta, i crediti fiscali differiti. Una nuova frontiera che si aprirà a partire da questo pomeriggio e molte posizioni che devono ancora definirsi. Ieri, per esempio, l’ad di Mediolanum Ennio Doris (Mediolanum Vita e Banca Mediolanum insieme detengono il 3,49 per cento di Mediobanca) ha osservato che il cda dell’istituto non ha ancora analizzato il dossier relativo all’ops: "L’aumento di capitale di Mps è il primo mattone e sembra che debba passare. Ci sarà la presentazione del prospetto, che stimo sarà tra qualche mese, e avremo tutto il tempo per discuterne e decidere. Al momento non c’è stata alcuna discussione in consiglio".

La partita è ancora tutta in evoluzione, ma quell’idea "industriale" che l’ad Lovaglio ha tratteggiato nell’incontro a Qualivita sta prendendo forma.

"Ci vogliono radici forti per guardare in alto e noi non potevamo che pensare a Mediobanca", ha aggiunto, con il riferimento alla storia secolare di Banca Mps riemersa da anni difficili e ora di nuovo in primo piano sullo scenario finanziario.

Orlando Pacchiani