
La testimonianza di alcuni ragazzi che hanno preso parte all’evento a Roma . Matteo Stasolla: "C’è stata la confessione collettiva, stretti rapporti con molti coetanei".
Spiritualità e divertimento, preghiera e giochi d’animazione. Il Giubileo degli adolescenti dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza si è concluso, ma i ragazzi che vi hanno partecipato portano a casa un ricordo preziosissimo.
"È stata un’esperienza molto bella e significativa, sia per i legami che si sono creati tra noi ragazzi della diocesi, sia perché abbiamo conosciuto persone di tutta Italia e anche di altre parti del mondo - ha raccontato Matteo Stasolla, 14 anni, di Siena -. Abbiamo avuto un momento di confessione collettiva e poi la messa celebrata dal cardinale Lojudice nella parrocchia ospitante". L’appuntamento con il Giubileo degli adolescenti era fissato da tempo, il destino ha quindi voluto che i circa quattrocento partecipanti da Siena abbiano avuto l’opportunità di dare l’ultimo saluto a Papa Francesco nel giorno del suo funerale. "Quando è uscita la bara del Papa non è stato un momento felice, certo, ma molto toccante. Mi ha fatto ripensare a tutto quello per cui Papa Francesco aveva pregato ogni giorno: la pace, la fratellanza. Era qualcosa che si percepiva anche nei suoi discorsi pubblici - ha raccontato Pietro Monni, 13 anni, di Chiusi -. Mi piaceva il Papa, lo seguivo ogni giorno al telegiornale. Quando ho saputo che era morto mi è dispiaciuto tantissimo".
Alla parte religiosa e spirituale si è affiancata quella di divertimento e socialità, molto importante per i giovani. "Appena arrivati, ci hanno accolto in una parrocchia dove dormivamo tutti insieme sui materassini. Era diverso dal solito, molto divertente, e abbiamo avuto modo di conoscere persone nuove, anche di altri gruppi - ha detto la sedicenne Sara Poncio di Poggibonsi-. Venerdì abbiamo fatto qualche gioco di gruppo. Sabato siamo andati al funerale del Papa e abbiamo partecipato alle attività organizzate dall’Azione Cattolica di Siena. È stato molto bello: ho conosciuto ragazzi nuovi, anche se erano dei nostri dintorni, non li conoscevo e ora siamo molto legati". Fra i ragazzi arrivati dalle due diocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Montepulciano-Chiusi-Pienza c’era anche la quattordicenne umbra Elena Sonnati. "Vivo a Città della Pieve, in Umbria, anche se partecipo spesso ad attività in Toscana - ha raccontato Elena -.Io ho avuto l’onore di portare la torcia per la via lucis in diretta internazionale! Ho provato tanta emozione, e anche un po’ di tensione, ma è stato davvero uno dei momenti più belli della mia vita".
Eleonora Rosi