
I due mantelli di Berlinde de Bruyckere esposti all’interno della Santissima Annunziata
L’arte contemporanea in alcuni luoghi sacri simbolo delle due diocesi, l’itinerario dedicato a Santa Caterina da Siena, il percorso all’interno del Duomo, le iniziative legate all’accoglienza a fine luglio quando è atteso il passaggio di migliaia di giovani diretti a Roma. “Siena e le terre dell’anima“ è il titolo delle iniziative messe in campo dalle diocesi senesi, con la collaborazione di Opera della Metropolitana e il supporto di Opera Laboratori e Galleria continua di San Gimignano.
"Il Giubileo è un cammino prima di tutto di consapevolezza personale e spirituale – ha detto il cardinale Augusto Paolo Lojudice –. Con queste iniziativa cerchiamo di mettere in relazione il bene, ciò che produce l’arte e la vita delle persone. Confidiamo che queste opere possano aiutare qualcuno a riflettere".
La collocazione delle opere d’arte contemporanea, illustrato da Stefano Di Bello di Opera Laboratori e Veronica Tronnolone di Galleria continua, è il passaggio più innovativo. I luoghi interessati: la Santissima Annunziata con gli imponenti mantelli (Mantel I e II, 2016-2018) di Berlinde de Bruyckere; alle Papesse, nel caveau, Continuel lumière losange bleu fluo (2018) di Julio Le Parc; il Complesso dell’oro di Montalcino con Blue-and-white porcelain vases (2017) di Ai Weiwei; all’abbazia di Sant’Antimo a Montalcino Segno (1990) di Armando Testa; la concattedrale di San Secondiano a Chiusi ospita Made in India (2014) di Leila Alaoui; la Collegiata di Santa Maria Assunta a San Gimignano accoglie The Cloud (2016) di Leandro Erlich; al museo San Pietro di Colle di Val d’Elsa è esposta l’opera No way out (2002) di Carlos Garaicoa; palazzo Borgia e palazzo Piccolomini di Pienza accolgono Vis a Vis (2024) di Leonardo Meoni; il Tempio di San Biagio a Montepulciano ospita Mandala (2019) di Sabrina Mezzaqui.
"Insieme al cardinale – ha detto Di Bello di Opera Laboratori – abbiamo voluto dare l’occasione di uno sguardo contemporaneo, con un percorso da San Gimignano a Chiusi nel segno del Giubileo della speranza".
Se l’incursione nell’arte contemporanea intesse un filo rosso tra fede, luoghi della cristianità e attualità espressiva, hanno un profondo legame con la storia stessa di queste terre le altre due proposte. “Sulle orme di Caterina“ propone un itinerario tra i luoghi della città (dal Santuario a Fontebranda, dal Costone a Santa Caterina della Notte) e quelli della provincia, come Sant’Antimo, Montepulciano e la Valdorcia.
Nel Duomo e in altri spazi sacri trova invece spazio il “Percorso per la speranza di molti“, dall’iscrizione sul portale di destra che riproduce l’annuncio del Giubileo del 1300, il primo della storia indetto da Bonifacio VIII, al fonte battesimale di Donatello al Battistero, alle opere in cattedrale al Museo dell’Opera e all’oratorio di San Bernardino. "Il Duomo su tutti – ha detto il rettore dell’Opera del Duomo Giovanni Minnucci – è un esempio straordinario del rapporto tra fede e arte. E l’iscrizione sul portale testimonia il forte legame della città con i pellegrinaggi già in epoca medievale".
Una serie di iniziative che, tutte incentrate sul rapporto tra arte e religiosità, sembrano un invito a compiere quello che, fin dalla prima conferenza stampa sull’anno giubilare, il cardinale Lojudice ha delineato come un percorso personale e non un susseguirsi di tappe in un calendario di eventi.