Il giudice Guido Salvini: "Non ho lasciato indietro Mps quater"

Il giudice Guido Salvini critica l'articolo su un procedimento legato a Mps, difendendo la sua gestione e sottolineando ritardi e importanza delle indagini.

Il giudice Guido Salvini: "Non ho lasciato indietro Mps quater"

Il giudice Guido Salvini: "Non ho lasciato indietro Mps quater"

Riceviamo dal giudice Guido Salvini (nella foto) e pubblichiamo: "Spettabile redazione. Vi scrive il dottor Guido Salvini già gip presso il Tribunale di Milano. Leggo sull’edizione di domenica 21 luglio che è imminente la celebrazione dell’udienza preliminare in uno dei procedimenti che hanno coinvolto i vertici di Mps, quello a carico di Alessandro Falciani ed altri, che sarà celebrata dal gup dottoressa Modica. Leggo nell’articolo che si tratterebbe di uno dei fascicoli ’’non fissati’’ lasciati da me ’’in eredità’’ al momento in cui ho lasciato l’Ufficio. Tale valutazione è piuttosto offensiva per la semplice ragione che io, avendo già trattato come gip il procedimento principale riguardante Mps e cioè quello relativo ai crediti deteriorati che vedeva come imputati Fabrizio Viola e Alessandro Profumo ero ovviamente divenuto incompatibile e non potevo certo trattare questa tranche ulteriore del procedimento. Procedimento che infatti ho fissato, in base alle norme dell’Ufficio, dinanzi ad altro gip. Quindi non ho lasciato indietro proprio niente. Piuttosto, vi sarebbe da chiedersi perché il procedimento principale cui ho dato impulso, a carico di Viola e Profumo e per il quale era intervenuta richiesta di rinvio a giudizio della Procura già nell’autunno 2022, quasi 2 anni fa, sia ancora in fase di udienza preliminare dinanzi al gup nonostante l’incombere, anno dopo anno di bilancio, del rischio di prescrizione. Sembra che la prossima udienza sia fissata addirittura nel gennaio 2025. Ma sembra che questo non sia stato colto anche se riguarda, secondo l’accusa e salva ogni valutazione che vi sarà nel merito, la mancata annotazione nei bilanci annuali di crediti deteriorati per decine di milioni di euro e quindi uno dei più grossi “scandali” economico- bancari avvenuti nel dopoguerra. Mi permetto di rilevare inoltre che la perizia di 6500 pagine redatte dal dr. Bellavia e dalla dott.ssa Ferradini, giustamente citata nell’articolo e che ha costituito una svolta nelle complessive indagini su Monte Paschi è stata redatta proprio su iniziativa del sottoscritto nel filone principale e con l’immane lavoro che ha comportato, che non dovrebbe andare perduto a causa dei ritardi, rappresenta il fondamento di tutti i filoni che poi si sono sviluppati.

Con i migliori saluti, Guido Salvini".