FEDERICA DAMIANI
Cronaca

Il Machiavelli di Conte con il dna di San Casciano

Alessandro Goracci, capo gabinetto del premier, ha origini in terra di Siena. Figlio d’arte, suo padre è stato vicesegretario alla Camera dei deputati

di Federica Damiani

Come un moderno Niccolò Machiavelli, raffinato conoscitore delle arti della politica, Alessandro Goracci si muove con disinvoltura tra le sale di Palazzo Chigi. Il ‘Principe’ in questione è Giuseppe Conte e lui il suo Capo di Gabinetto. Goracci, 43 anni, nato e cresciuto a Roma è di origini senesi, sancascianesi per la precisione.

Il padre Carlo, morto pochi anni fa, viveva a Roma ma era nato a San Casciano dei Bagni dove tornava spesso e dove ha trascorso gran parte della sua vita insieme alla bellissima moglie Ornella. In questi giorni così difficili per il presidente del Consiglio, la stampa nazionale ha portato alla luce il nome della persona che più di altre sta cercando di sensibilizzare I senatori ‘volontari, costruttori e responsabili’ al fine di sostenere questo governo.

Alessandro Goracci è figlio d’arte. Il padre è stato vicesegretario alla Camera dei Deputati all’epoca di Ugo Zampetti, oggi al Quirinale con Mattarella. La politica come bene comune e il forte senso dello Stato li ha respirati sin da piccolo. Il padre Carlo è ancora oggi una vera istituzione per San Casciano. Amato per la simpatia, la disponibilità e l’affetto che ha sempre dimostrato per I suoi concittadini. Grande appassionato di calcio ha sostenuto per molti anni la squadra locale e la sua Polisportiva che grazie a lui ha vissuto I momenti e le emozioni più belle. Nelle sere d’estate, in piazza, non c’è un racconto del passato in cui non esca il nome di Carlo.

Qualcuno ricorda quando l’allora Presidente della Camera Giorgio Napolitano lo incontrò casualmente in piazza a San Casciano. "Goracci, cosa ci fa lei qui?" "Presidente, io qui ci sono nato". E come il padre anche Alessandro gode della stima di tutte le forze politiche. Figlio unico, di estrazione cattolica, laureato in Giurispridenza alla Luiss, dopo aver vinto il concorso al Senato, in poco tempo diventa il funzionario più alto in grado della Commissione Affari Costituzionali con la senatrice Anna Finocchiaro come presidente.

Si trova proprio in Senato quando riceve inaspettatemente la telefonata di Giuseppe Conte che gli propone di diventare il suo Capo di Gabinetto. Accetta l’incarico e si trasferisce a Palazzo Chigi, diventando a distanza di due anni, una figura chiave per la tenuta del governo. Come riesce a liberarsi dagli impegni istituzionali raggiunge San Casciano, dove ha una casa di famiglia e dove è sepolto il padre. Del suo paese ama i panorami sconfinati e il buon cibo. E lo ama soprattutto in inverno, lontano dalla folla e dai turisti. Come è nel suo stile, di uomo discreto e paziente. ‘Understatement’ direbbero gli inglesi.