REDAZIONE SIENA

"Il mio debutto con Mauri al Teatro dei Rinnovati"

Vincenzo Bocciarelli ricorda commosso il decano del teatro italiano

Bocciarelli in scena con Mauri

Bocciarelli in scena con Mauri

Un commosso addio, al Teatro Argentina di Roma, per Glauco Mauri. Il decano del teatro italiano si è spento a 93 anni e tra i tanti volti del mondo dello spettacolo che sono andati a rendergli un ultimo omaggio, anche il direttore dei Teatri di Siena, Vincenzo Bocciarelli, che proprio a Mauri ha legato una parte importante della sua carriera. Mauri doveva essere a Siena, il 29 ottobre, per uno spettacolo speciale nel cartellone del ‘Sipario blu’, con una sua interpretazione del ‘De Profundis’ di Oscar Wilde. La serata, per il pubblico senese, non sarà però annullata ma anzi, per volontà proprio di Bocciarelli, trasformata in un grande omaggio al maestro. "Mauro mi ha insegnato e mi ha fatto iniziare – racconta Bocciarelli – affidandomi i primi ruoli da protagonista. Debuttai con lui a Siena, proprio al Teatro dei Rinnovati. Con lui ho girato i teatri più importanti d’Italia. Nel ’95 con lui sono stato Ariel nella Tempesta di Shakespeare, per 280 repliche, uno spettacolo colossale. E poi nel ’99 un grande Re Lear, dove ero Edgar. Dopo lasciai la compagnia per iniziare il mio percorso televisivo e cinematografico. Una scelta molto sofferta, che al maestro non piacque. Anche per questo per me lo spettacolo del 29 ottobre, un’idea che ho avuto subito appena nominato direttore a Siena, sarebbe stata l’occasione per ringraziarlo, per riabbracciarlo sul palcoscenico".

Glauco Mauri non ci sarà, ma la data resta. E diventa l’occasione per un omaggio, un ricordo teatrale, ancora da definire nei dettagli, ma nel corso del quale anche lo stesso Bocciarelli prenderà la parola, contribuendo a riallacciare un dialogo con il pubblico e con il grande protagonista assente della serata.

"Mi riaffiorano nella mente gli aneddoti, le risate le frasi e tutti i racconti che riempivano i nostri lunghi viaggi durante le tournée dal 1993 al 1999 – ha scritto Bocciarelli sul suo profilo Facebook, appena ricevuta la notizia della scomparsa di Mauri – quando io con la felice incoscienza dei miei ventun anni guidavo la Opel Omega 3000, emozionato e onorato di stare accanto ad un Pilastro del Teatro, con l’entusiasmo del giovane attore che affrontava con grande passione questa splendida e difficile professione".