
"Penso che sia arrivata l’ora di trovare una sede adeguata al Monna Agnese: non è più tempo di ping pong fra un ente e l’altro", irrompe anche il preside Luca Guerranti. La storia infinita della ricerca di una nuova sede per il Monna Agnese torna ad accendere il dibattito, alla luce dell’offerta di 10 milioni di euro dell’Asl alla Provincia per l’acquisizione dell’edificio di viale Sardegna, già promesso alla scuola. "Se l’Asl ha tutti questi soldi da investire – rilancia il preside - capisco la tentazione del presidente Franceschelli, ma dare una sede alla scuola deve essere la priorità della Provincia. Che sia l’edificio nuovo in viale Sardegna o un altro va bene, basta che ci sia un progetto. E’ l’ora della decisione, lo dico alla Provincia, cui spetta trovare una soluzione, e al Comune, proprietario della sede storica di via del Poggio, il cui adeguamento non è più prorogabile. Conto di inaugurare la nuova sede del Monna Agnese e la mia vita da dirigente non sarà infinita. Il personale della scuola, i docenti, i ragazzi e le famiglie, il Comitato, non meritano questa presa in giro, fatta di promesse, parole e nessun fatto".
Oggi il Monna Agnese ospita il liceo linguistico e l’istituto tecnologico, oltre 400 studenti, dislocati in tre sedi: sono un centinaio nella sede storica in via del Poggio, di proprietà del Comune, altrettanti nell’ex Pendola, di proprietà dell’Asp, e oltre 200 nei locali in via Bastianini, in affitto dall’Università. Almeno 112mila euro di affitti all’anno per la Provincia. "Penso che mettere mano alla sede di via del Poggio sia costoso e complicato, considerando il fatto che una scala d’emergenza esterna a ridosso di piazza Duomo sia impossibile da fare. Per non parlare dell’affresco del Beccafumi da valorizzare. L’immobile di viale Sardegna invece è nuovo e da ultimare e consentirebbe di realizzarvi i laboratori e anche la palestra. Mi sembra una disponibilità ottimale per la Provincia, che ne è la proprietaria. Se poi non dovrà essere lì la nuova scuola, ci sono altri spazi inutilizzati. Basta decidere in fretta".
Paola Tomassoni