REDAZIONE SIENA

Il mulino e la cartiera di Onci nella ‘Lista Rossa’ Italia Nostra è impegnata nella salvaguardia

Sono due pezzi importanti della storia industriale di Colle, forse i meglio conservati tra quelli ancora esistenti, nonostante i lunghi anni di abbandono. Ora il mulino e la cartiera di Onci sono stati inseriti nella ‘Lista Rossa’ dei beni culturali in pericolo redatta dall’associazione Italia Nostra, che da decenni si occupa di salvaguardare il patrimonio culturale, e che, visto l’attuale stato d’emergenza sanitaria, ha scelto, per quest’anno, di trasformare la propria consueta campagna primaverile di recupero in una giornata virtuale dedicata ai beni culturali in pericolo: "Sarà – si legge su una nota dell’associazione – un viaggio virtuale alla scoperta di tesori nascosti che necessitano di attenzione e cura". Non ha mancato di presentare una serie di proposte per il recupero: "Vogliamo contribuire alla ricostruzione non solo materiale, ma anche sociale del Paese. Intraprendere un vasto programma di restauro e recupero del nostro Patrimonio Culturale potrebbe infatti essere spesa pubblica di qualità, capace di sostenere il settore delle PMI edilizie specializzate". Un obiettivo ambizioso, che Italia Nostra ha concretizzato in una lista di 45 beni culturali bisognosi di recupero in tutta Italia. Di questi, due si trovano in Toscana: la chiesa di San Nicolò a San Piero In Campo, sull’isola d’Elsa e, appunto, i due edifici industriali colligiani, situati nella frazione di Onci, non lontano da Le Vene, luogo di nascita del fiume Elsa.

Marco Brunelli