"A noi arrivano tante richieste, ci sono sempre più famiglie bisognose perché la povertà sta aumentando". Suor Nevia è come sempre presa dal suo lavoro di accoglienza e aiuto per i bisognosi: la mensa a San Girolamo, il lavoro incessante con la Caritas per portare aiuto. Ogni giorno c’è qualcuno da aiutare, cercando anche di portare un po’ di sollievo in giorni di feste, dove la malinconia per una situazione di difficoltà può se possibile acuirsi.
"A Natale abbiamo ospitato alla mensa una sessantina di persone – afferma suor Nevia –, in assoluto non tantissime perché ne abbiamo avute anche centodieci in passato, ma sono comunque numeri che fanno pensare. Chi sono? Ci sono i ragazzi pakistani, com’è ormai abitudine da qualche tempo, ma arrivano un po’ da tutto il mondo: italiani, peruviani, africani, chiunque abbia bisogno di un pasto caldo". Nel giorno della festa, si è cercato di fare qualcosa di più, grazie anche all’aiuto della Contrada di Valdimontone, del cardinale Lojudice, di associazioni e persone che hanno collaborato in vario.
E poi, ovviamente, tanti volontari. "Quelli non mancano – spiega suor Nevia –, di tutte le età, in questo periodo in particolare molti studenti delle superiori e dell’Università. Noi facciamo solo pranzo, ma a chi lo chiede diamo anche qualcosa per cena".
Ci sono poi le famiglie aiutate con la Caritas fuori dal percorso mensa, che ricevono a casa un sostegno. "Sono circa un’ottantina, divise in quattro gruppi – afferma la religiosa –, io dico sempre a tutti di venire, ma chi non può o non vuole ci comunica ciò di cui ha più bisogno e noi facciamo in modo di recapitarglielo".
Per i pakistani, suor Nevia sottolinea una situazione non semplice: "Alcuni sono qua da tanto tempo, oltre a regolarizzare la propria posizione hanno bisogno di sentirsi attivi. Cercano un lavoro, di darsi da fare come possono ed essere utili all’interno della società, ma non è una situazione semplice. Noi facciamo tutto il possibile, ma in questo senso il nostro aiuto arriva fino a dove è possibile".
Parlava, suor Nevia, di un quadro generale in peggioramento. "Le famiglie da aiutare aumentano – osserva – tra chi non ha lavoro, chi non riesce a pagare l’affitto, chi non ce la fa con le bollette. Noi cerchiamo di sopperire al bisogno primario dell’alimentazione, ma è chiaro che la situazione ha bisogno di risposte più complesse".
L’accoglienza a San Girolamo proseguirà ogni giorno, come tutto l’anno. E dopo il pranzo di Natale, anche a Capodanno i volontari apparecchieranno e cucineranno per quelle decine di persone che non hanno un posto dove andare e hanno difficoltà quotidiane. Un’opera straordinaria di aiuto costante.