ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Il nodo alta velocità. Stazione MedioEtruria. Categorie e consiglio,. Siena ora si muove

L’appello al presidente della Regione dalle imprese: "Subito il confronto". La scelta di Rigutino da parte di Giani riporta il dibattito in Comune.

L’appello al presidente della Regione dalle imprese: "Subito il confronto". La scelta di Rigutino da parte di Giani riporta il dibattito in Comune.

L’appello al presidente della Regione dalle imprese: "Subito il confronto". La scelta di Rigutino da parte di Giani riporta il dibattito in Comune.

Eppur si muove. In una partita che fin qui ha visto Siena spettatore poco partecipe e sostanzialmente assente (quando non lo è stata, si è divisa su almeno tre posizioni), il comunicato congiunto di tutte le categorie economiche su MedioEtruria ha il pregio di riportare alla ribalta un tema che le imprese giudicano finalmente cruciale per lo sviluppo della mobilità. Di fronte all’iper attivismo di Arezzo (rigida su "Rigutino o niente"), sull’attendismo dell’Umbria dopo il cambio di maggioranza rispetto alla scelta di Creti, ora le imprese senesi chiamano la Regione quantomeno al confronto, dopo aver registrato la scelta netta di Arezzo: "La Regione Toscana e il suo presidente hanno sposato una di queste possibili soluzioni ignorando le esigenze diverse di altri territori, sempre toscani, che hanno dichiarato da sempre e responsabilmente, disponibilità e sostegno verso scelte che avessero a base le valutazioni dei tavoli tecnici e non partissero da una localizzazione preimpostata".

Proprio sul tema del tavolo tecnico interviene, nell’intervista a lato, anche Stefano Maggi, docente dell’Università di Siena e uno dei massimi esperti nazionali di trasporti ferroviari. E il tema tornerà anche nel consiglio comunale del capoluogo, grazie all’interrogazione presentata dal gruppo Siena in tutti i sensi che chiede al sindaco "aggiornamenti sull’individuazione del sito" e "come intenda muoversi per tutelare la scelta di Creti-Farneta quale collocazione ideale per il comune di Siena". Nel documento, si ricorda appunto la scelta del tavolo promosso da Ministero dei trasporti e Rfi. che il 30 novembre 2023 ha individuato come sede ideale l’area nel territorio di Cortona, vicino ad Autostrada e Bettolle-Perugia. Il Comune si era già espresso a favore di questa ipotesi, contrariamente alla posizione della Valdichiana, prima puntata su Montallese-Tre Berte come nuova stazione, poi virata sul rafforzamento di Chiusi come fermata dei Frecciarossa, mentre c’è chi (Stefano Scaramelli in testa) ritiene che da subito si debbano attivare i collegamenti veloci Siena-Roma con il Blues ibrido.

Ma ora i consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi, Leonardo Pucci, Francesca Cesareo chiedono una nuova presa di posizione, "viste le recenti affermazioni del presidente Giani che sostiene l’opzione Rigutino, già esclusa dal tavolo tecnico".

Si torna dunque a quella valutazione che anche le categorie senesi (Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Cia, Cna, Confartigianato, Api) rivendicano, ricordando che siamo di fronte a una "sfida che nessuno può permettersi di perdere" e che ha forza solo se combattuta tutti insieme, da una macro-area cioè composta da 200mila imprese con più di 600mila addetti, oltre 10 milioni di presenze turistiche, quasi 1,5 milioni di abitanti, ma solo tenendo tutti insieme, cioè la Toscana del sud con l’Umbria.

Dal comitato Sava, a sostegno di Rigutino, si prova a mediare: "Evitiamo conflitti. La scelta di Rigutino rappresenta il miglior compromesso per servire non solo Arezzo, ma anche l’Umbria e la Valdichiana, sia senese che aretina, garantendo un accesso più equo ed efficiente all’alta velocità per tutto il territorio". Ma le categorie senesi si sono già espresse: "Sono incomprensibili e inaccettabili tutte quelle posizioni che vorrebbero vedere realizzata la stazione nel giardino di casa propria, con esclusivo interesse alla propria ristretta cerchia di utilizzatori".