di Lodovico Andreucci
COLLE VAL D’ELSA (Siena)
Dalla Valdelsa arriva un fermo "no" ai grandi impianti fotovoltaici. Una posizione di netta contrarietà che arriva da Monica Sottili, assessora all’ambiente di Colle di Val d’Elsa, in riferimento alla nuova proposta di legge sui pannelli fotovoltaici che ha individuato, nel comune colligiano, una superficie potenziale per le installazioni intorno ai 400 ettari. Poco inferiore ai 512 ettari individuati invece nel comune di San Gimignano.
Assessora Sottili, è un "no" su tutta la linea?
"Siamo da sempre contrari ai grandi impianti fotovoltaici, certamente non siamo contrari per quelli di piccole dimensioni. Sotto questo profilo è in corso un approfondimento anche sulla normativa, ma di principio occorre salvaguardare il nostro territorio, non possiamo permetterci grandi impianti fotovoltaici". Non è, però, deleteria la politica del "no a prescindere"?
"Il nostro non è assolutamente un "no a prescindere". Riteniamo che la transizione energetica sia fondamentale per il nostro futuro, ma è necessario fare attenzione a come questa venga realizzata".
Quindi un "no" al fotovoltaico? "Il contrario. Il fotovoltaico è una risorsa importante, ma il nostro obiettivo primario è sempre stato e continuerà a essere la tutela dell’ambiente. Ogni progetto che coinvolge il nostro territorio va studiato con attenzione, per garantire che non si perdano le caratteristiche naturali che rendono unica Colle e la Valdelsa".
C’è già una questione in corso a Colle, vero?
"Esatto, è sulla proposta di un impianto fotovoltaico a Scarna. Per questo a maggior ragione come amministrazione colligiana vogliamo ribadire il nostro fermo no ai grandi impianti fotovoltaici".
Com’è possibile quindi trovare un equilibrio tra sviluppo energetico e tutela dell’ambiente?
"I benefici del fotovoltaico sono evidenti in termini di energia pulita e riduzione delle emissioni, ma è fondamentale che gli impianti vengano inseriti in modo armonioso nel contesto naturale e paesaggistico. Non possiamo permetterci di compromettere l’estetica e l’integrità del nostro territorio, un bene prezioso per Colle, che ha una storia e una cultura che vanno rispettate. La questione va esaminata con cautela, considerando ogni aspetto, dai vincoli paesaggistici a quelli urbanistici".
A Colle c’è l’abitudine, però, di dibattere su tematiche similari…
"Sull’ambiente, ovvero sul nostro futuro, non è mai abbastanza. Il Comune di Colle ha sempre operato in difesa dell’ambiente, come dimostra l’esempio del caso del “tubone“, un’infrastruttura che ha sollevato non poche polemiche. Abbiamo affrontato una situazione complessa con grande senso di responsabilità, sempre ponendo al centro la protezione dell’ambiente e la qualità della vita dei nostri cittadini. Ora e anche nel passato abbiamo fatto scelte difficili, ma anche giuste, dimostrando che la crescita e lo sviluppo non devono essere separati dalla cura del nostro paesaggio".
Come agirete ora?
"Presenteremo le nostre osservazioni e agiremo di conseguenza come abbiamo sempre fatto. Ribadisco: siamo contrari agli impianti di grandi dimensioni, ma non c’è nessun problema per quelli di piccole dimensioni".