di Laura Valdesi
SIENA
Scure sulle attese. Non quelle della sanità, da anni al centro delle polemiche. Ma sui tempi dilatati necessari al rinnovo ed al rilascio dei permessi di soggiorno da parte della questura. Colpa dell’onda lunga delle chiusure degli uffici indispensabile durante la pandemia a cui si è aggiunto, più di recente, il sovraccarico di lavoro rappresentato dal forte afflusso in città di richiedenti asilo pakistani dalla rotta balcanica, più forte rispetto ad altre realtà. Anche se i percorsi burocratici sono diversi, il punto di riferimento era sempre l’ufficio immigrazione. Che dunque ha dovuto sopportare una pressione notevole. Ma su disposizione del questore Pietro Milone l’attività è stata intensificata. I poliziotti che ogni giorno si confrontano con queste procedure, spesso complesse, hanno veramente fatto l’impossibile per ridurre i tempi di attesa e i disagi per gli utenti. Profondendo un grande impegno, "negli ultimi mesi è stato possibile, pertanto, evadere le numerose richieste di permesso di soggiorno pervenute", spiega la Questura. Un’accelerazione che consentirà nei prossimi giorni di consegnare i documenti richiesti a ben 1700 persone. Non si tratta solo di migranti che vengono impiegati magari nei lavori agricoli o nel settore edile, dal sud al nord della nostra provincia, ma anche di studenti universitari stranieri e di cittadini, inglesi per esempio, che con la Brexit hanno adesso necessità del permesso. Nulla a che vedere, dunque, con il ’fenomeno pakistani’ che ha tenuto banco negli ultimi mesi. Va da sé, tuttavia, che quest’ultimo ha rappresentato un sovraccarico importante di lavoro per l’apposito ufficio che doveva occuparsi anche dei permessi di soggiorno. "Già concluse le procedure, che prevedono l’acquisizione allo sportello della documentazione completa, la validazione e conseguente autorizzazione al rilascio e la successiva stampa a cura di Zecca e Poligrafico dello Stato. Oggi risultano da consegnare circa 1700 permessi processati in tempi più ristretti rispetto al passato", osserva ancora la Questura. Che dunque non afferiscono alla gestione dei flussi migratori dei richiedenti asilo.
Ci sarà un’ondata di persone che si presenteranno ora all’Ufficio immigrazione per cui è stato deciso, per agevolare gli utenti, di consentire il ritiro del permesso di soggiorno anche il sabato per tutto il mese di gennaio, senza prendere appuntamento, fra le 10.30 e le 12.30. "Si invitano gli utenti – conclude la Questura – che hanno presentato istanza agli sportelli dal gennaio al novembre 2023 a verificare lo stato di avanzamento della pratica mediante la consultazione del sito istituzionale della polizia (www.poliziadistato.it) al link ’Il tuo permesso di soggiorno’ per verificare la disponibilità per la consegna e recarsi direttamente nel giorno prestabilito per il ritiro". Di persona, ovviamente. Non sarà dato ad altri se non all’interessato.