MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Il ’Papaya’ chiude in anticipo. E’ scontro tra i gestori del chiosco e il Comune di Montepulciano

Crociani: "Non riusciamo più a lavorare con serenità". L’amministrazione: "Vigili intervenuti su chiamata"

Il ’Papaya’ chiude in anticipo. E’ scontro tra i gestori del chiosco e il Comune di Montepulciano

Il ’Papaya’ si trova nel parco pubblico di Montepulciano vicino a Sant’Agnese. E’ un chiosco temporaneo in attesa che finiscano i lavori di ristrutturazione del bar di ’Poggiofanti’

E’ scontro tra i gestori del ’Papaya’ di Montepulciano e l’amministrazione comunale, o ancora meglio la locale polizia municipale. I gestori hanno deciso, per protesta, di chiudere con un mese di anticipo l’attività, quella di un chiosco mobile attivo temporaneamente a cui il Comune ha concesso i permessi dopo la procedura prevista dalla legge. Un chiosco temporaneo in attesa della ultimazione degli interventi di ristrutturazione del bar di ’Poggiofanti’, nel parco pubblico della cittadina poliziana, vicino a Sant’Agnese. Un punto di ritrovo estivo per tanti giovani. Il ’Papaya’, gestito da Riccardo Crociani, dà vita alle serate estive. Doveva chiudere alla fine di ottobre, ora il proprietario ha comunicato su Facebook di anticipare a sabato prossimo. "Ci siamo presi qualche giorno di tempo - si legge sui social- per riflettere sul fatto di chiudere in anticipo la stagione del Papaya a causa delle continue problematiche riscontrate con l’amministrazione comunale e i vigili urbani. Crediamo nel nostro lavoro e cerchiamo di offrire un servizio alla comunità di Montepulciano. Senza mai chiedere niente in cambio, se non di lavorare in serenità. La visita di giovedì scorso da parte della polizia municipale è stata, forse, la goccia che ha fatto traboccare un vaso che era già bello saturo". "Siamo arrivati alla conclusione - prosegue il post - che non ci sono più i presupposti per lavorare con serenità, che non è giusto il comportamento che ci è stato riservato e che non si può dare più ascolto alle persone che parlano per sentito dire (con tanto di post coloratissimo su Facebook) che a quelle veramente serie. Ci dispiace molto per i più giovani che non hanno fatto niente di male se non subire le ingiustizie di questo paese che li trascura e in futuro ne pagherà le conseguenze. Far mettere, tutte le sere, alla guida i nostri giovani per cercare svago non è quello che io mi aspetterei. Al posto loro né al posto dei loro genitori. Il ’Papaya’ forse è morto, noi cercheremo di farvi tornare a ballare magari con nuovi progetti".

Dal Comune nessuna risposta ufficiale, se non che quello della polizia municipale è stato un atto dovuto, un intervento su chiamata che non ha comunque portato a sanzioni.