"Si parlerà di ’suicidio assistito’ in Regione Toscana. Ritengo che, come afferma Stefano Scaramelli, occorra ragionare molto attentamente su cosa la rappresentanza politica possa fare in concreto per dare a tutti coloro che si trovano in una situazione senza via d’uscita la possibilità di una morte serena e dignitosa". Prende la parola David Chiti Italia Viva Siena. "L’idea avanzata da Scaramelli mi sembra più che condivisibile. Si tratta di potenziare al massimo le cure con tutti gli strumenti disponibili per permettere a chiunque vi sia costretto di morire con dignità. Senza bisogno di andare a morire lontano da casa. A Siena per esempio è attivo un servizio di cure palliative erogato da associazioni del settore. Purtroppo non è però erogato nel fine settimana, per mancanza di risorse. Stesso discorso per l’Hospice che a Siena insufficiente. Scaramelli ha proposto di investire in questo genere di interventi. Per esempio nella struttura che a Siena sta nascendo in via Roma 56, presso gli spazi dell’ex Ospedale psichiatrico. Sono stati già impegnati 5 milioni di euro per cominciare i lavori, ma sicuramente serviranno altre risorse". Poi ricorda il recente incontro di Scaramelli con il Cardinale Paolo Augusto Lojudice. "Non si comprende allora come mai all’interno del Consiglio regionale toscano ci sia tanta fretta, da parte dei consiglieri PD, di approvare questa legge così com’è – scrive Chiti –. Venerdì anche la segretaria nazionale Schlein sarà a Firenze per spingere verso un’approvazione rapida (ma, per noi di IV, precipitosa). Meglio sarebbe invece rimandare la decisione di qualche settimana, in modo da votare una legge migliore, frutto di miglior discernimento. Non si può procedere a colpi di maggioranza, allineandosi agli ordini di scuderia (cioè di segreteria) per timore di assurde sanzioni disciplinari. Come gruppo IV auspichiamo che passi l’ordine del giorno che presenterà Scaramelli".
Cronaca"Il Pd vuole approvare rapidamente la legge. Per noi è precipitosa"