Un fantasma si aggira nella società italiana, è quello della povertà, che nel 2024, secondo l’ISTAT, ha interessato 6,2 milioni di individui, il 10,3% della popolazione, in aumento rispetto all’anno precedente. Inflazione, aumento del costo della vita, in particolare dell’energia, effetti della pandemia sul mercato del lavoro: fattori che alimentano una crisi strisciante, quasi invisibile, per questo ancor più insidiosa, che anche una realtà obiettivamente piccola come il Comune di Montepulciano, con gli strumenti di cui dispone, prova a fronteggiare. Lo fa con gli ‘inserimenti sociali’ ovvero con accordi che permettono a soggetti in difficoltà di prestare la propria opera presso enti, aziende o associazioni, ottenendo un sussidio di assistenza, erogato mensilmente. Un impegno di tre giorni alla settimana, per cinque ore giornaliere, a fronte del quale viene erogata una somma massima di 258 euro, rapportata all’attività effettivamente svolta. Non uno stipendio - l’inserimento non istituisce un rapporto di lavoro - ma un aiuto che può rivelarsi utilissimo proprio per far fronte, per esempio, alle temibili bollette (è di ieri mattina l’allarme lanciato dal Ministro Pichetto Fratin); soprattutto uno strumento che, sostituendosi al mero assistenzialismo, attribuisce dignità all’opera prestata e magari innesca meccanismi che possono tradursi in opportunità per un’occupazione stabile. L’avviso è stato appena pubblicato sul sito del Comune, l’ufficio Servizi alla persona e la Società della Salute Valdichiana sono i riferimenti per ottenere informazioni; l’ammissione al ‘gettone di presenza’ sarà soggetta alle norme di accesso ai servizi sociali. L’impegno assunto dalla Giunta Angiolini è di tutto rispetto, 22.000 euro sono destinati a finanziare il progetto, insieme alla rivoluzionaria formula dell’ "Euro di solidarietà" che, dal 2012, dirotta verso il sociale una piccola ma significativa quota degli incassi delle feste e sagre, a cui le associazioni organizzatrici rinunciano per sostenere la collettività. "Il progetto consente a soggetti che difficilmente possono inserirsi nel mondo del lavoro di sentirsi integrati nella società" afferma Angela Barbi, Assessora al sociale. "Nel 2024 sono stati ventitré i beneficiari, tutti ultraquarantenni anni e con basse possibilità di trovare un impiego, che si sono dedicati con interesse e voglia di fare alle attività assegnate nell’ambito della manutenzione pubblica, nelle scuole e con le associazioni del territorio".
Diego Mancuso