Il piano del Santa Maria l’11 giugno: "Sveleremo alla città i lavori futuri"

La direttrice Valdambrini: "Abbiamo imparato tante cose, coinvolto tutti gli enti. I programmi per tre anni"

Il piano del Santa Maria l’11 giugno: "Sveleremo alla città i lavori futuri"

Il piano del Santa Maria l’11 giugno: "Sveleremo alla città i lavori futuri"

Leggere il Santa Maria della Scala, scoprendo passo dopo passo la storia che racconta. Che è poi la storia di una città. Nel convegno che si è svolto ieri pomeriggio nella sala Sant’Ansano sono stati presentati al pubblico i risultati dei lavori svolti fin qui, che hanno portato recentemente a completare il restauro della corte, della stalla e della strada interna, di cui adesso manca il terzo tratto che collega i due già recuperati. Ma sui lavori da intraprendere nei prossimi tre anni il Santa Maria ha deciso di scoprire le carte il mese prossimo, con un appuntamento già fissato per l’11 giugno, aperto alla stampa e al pubblico.

Ieri, intanto, sono state ripercorse le fasi dell’intervento di restauro condotto dal Comune in collaborazione con l’Università di Siena, sotto la supervisione della Soprintendenza e realizzato dallo studio Guicciardini & Magni Architetti di Firenze. Un intervento di recupero e conservazione durato anni, ovvero il cantiere di restauro della parte alta della strada interna al Santa Maria della Scala che si è chiuso a novembre scorso. Il restauro ha riguardato il tratto ‘a monte’ del lungo percorso carrabile che, ruotando su sé stesso, attraversa i primi tre livelli dell’ospedale fino a raggiungere la corte, anch’essa oggetto di un recentissimo intervento. Uno snodo essenziale per il funzionamento della macchina ospedaliera, che metteva in comunicazione la piazzetta della Selva, la corte, la piazza del duomo e il pozzo del Rotone.

"Avviamo un programma che l’11 giugno presenteremo alla città - afferma la direttrice del Santa Maria, Chiara Valdambrini - con le linee guida dei prossimi tre anni di lavori. Siamo riusciti a coinvolgere tutti gli enti deputati a valorizzare il Santa Maria, che le nuove conoscenze emerse a ogni intervento ci aiutano a comprendere meglio. L’intenzione condivisa e rendere questo luogo un hub culturale poliedrico capace di offrire esperienze diverse, andando anche oltre a quanto fatto in questi anni".

"Parliamo di un luogo straordinario - ha detto il soprintendente Gabriele Nannetti -, un complesso monumentale che è un pezzo della città storica. In questo luogo, una stratificazione straordinaria di valori identitari, ultra millenaria. Qui al Santa Maria alcuni degli scavi più importanti degli ultimi decenni in Italia, frutto di una sinergia importante tra istituzioni".

Riccardo Bruni