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Il pirata della strada di Uopini va in caserma "Sentito un colpo, pensavo fosse un animale"

L’uomo si è allontanato con il camper dopo l’incidente in cui ha perso la vita Gloria Marradi, ha 50 anni ed è di Siena. Denunciato per omicidio stradale e omissione di soccorso, l’inchiesta dei carabinieri prosegue. La pensionata aveva una badante

di Laura Valdesi

SIENA

L’uomo che mercoledì pomeriggio, circa un’ora e mezzo dopo la morte di Gloria Marradi a Uopini, ha bussato spontaneamente alla porta del comando provinciale dei carabinieri di Siena in viale Bracci, era al volante del camper che l’ha urtata. Non hanno dubbi i carabinieri che sia stato il 50enne di Siena a causare la morte della pensionata di 85 anni in quella strada dove l’anziana passeggiava sempre, a due passi da casa. Per questo è stato denunciato alla procura per omicidio stradale e omissione di soccorso. Gli è stata poi ritirata la patente. A coordinare l’indagine è il pm Siro De Flammineis.

Il caso della morte di Gloria, donna minuta e dal sorriso dolce, è stato risolto in neppure 48 ore.Quel corpo lasciato senza vita sul ciglio della strada, senza soccorsi, ha ferito chi conosceva la pensionata e travolto con un’ondata di dolore i suoi familiari. Erano da poco passate le 16, quando è successo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Monteriggioni in collaborazione con i colleghi della compagnia di Poggibonsi, Gloria Marradi è stata investita da un mezzo diretto verso Badesse che si è allontanato senza fermarsi. Un uomo ha notato il corpo in terra, si è bloccato chiamando il 118: la donna però era già morta. Subito è scattata la caccia al pirata della strada. Forse era alla guida di un mezzo pesante, nessuna traccia di frenata sull’asfalto. Fondamentali le telecamere di videsorveglianza di cui è ricca anche la zona di Uopini. Mentre alcuni militari svolgevano rilievi sul posto, altri si recavano a visionare i filmati. I sospetti si sono incentrati su due mezzi, un furgone bianco che arrivava dalla frazione ed un camper, anch’esso ripreso dalle telecamere in transito nella via della tragedia nei minuti in cui è avvenuto l’incidente. Quasi contemporaneamente, un uomo di 50 anni che abita a Siena, scorreva i social sul cellulare. E leggeva, secondo quanto poi raccontato ai carabinieri, della morte di una donna. Solo allora si sarebbe reso conto che poteva essere lui la persona che stavano cercando per l’investimento dell’anziana che spesso camminava in quella zona sembra per vedere se ritrovava il suo cane. "Si è presentato spontaneamente al comando provinciale dell’Arma in viale Bracci dove ha sostanzialmente ammesso – spiegano i carabinieri – la responsabilità riferendo che, nel percorrere la strada con il camper avrebbe sentito un tonfo, supponendo inizialmente di aver investito un animale selvatico, cosa che gli era già capitata in passato. Pertanto aveva continuato la marcia".

Un racconto che è stato verificato dagli investigatori a 360 gradi, dopo aver ascoltato il 50enne senese fino a tarda notte alla presenza del suo legale. Sequestrando il camper, mentre al contempo veniva sottoposto ad accertamenti tossicologici. La salma di Gloria Marradi è stata portata alle Scotte per una visita esterna ma non sarà necessaria l’autopsia: tutto è chiaro. Tanto che ieri è stata restituita alla famiglia e oggi si celebreranno i funerali della pensionata alle 11 nella chiesa di Uopini.

"Grazie alle immediate e serrate attività di indagine dell’Arma dei carabinieri – interviene l’avvocato Lorenzo De Martino che rappresenta i familiari della donna morta – è stato possibile arrivare celermente ad individuare il responsabile del fatto, elemento che aveva priorità assoluta su ogni altro genere di considerazione. Adesso, con oggettività, monitoreremo lo sviluppo delle indagini, fornendo possibili contributi volti ad una piena ed esaustiva ricostruzione dell’accaduto anche in merito a valutazioni sulla volontarietà o meno dell’omissione di soccorso, circostanza che indubbiamente rappresentato un’ulteriore fonte di dolore per i familiari della vittima". Con l’anziana viveva una badante straniera convivente che era stata regolarmente assunta.