Il racconto del carrozziere: "Fece due servizi per noi la mattina del 22 maggio"

Il titolare, Ivo Albani di Casa Del Corto, aveva assunto Del Rio un paio di giorni prima "Lasciò l’auricolare nel carro-attrezzi". La segnalazione di un sensitivo.

Il racconto del carrozziere: "Fece due servizi per noi la mattina del 22 maggio"

Il racconto del carrozziere: "Fece due servizi per noi la mattina del 22 maggio"

di Laura Valdesi

AMIATA

"Me l’aveva presentato Sergio (De Cicco, ndr). Gli piaceva guidare, mi sembrava di aver capito. Perché Nicolas non parlava un italiano fluente", racconta Ivo Albani, titolare di un’auto-carrozzeria di Casa del Corto, frazione di Piancastagnaio. L’imprenditore lo aveva assunto da un paio di giorni perché l’azienda, come si legge nel sito on line della ditta, svolge anche il servizio di soccorso stradale 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per fornire supporto agli automobilisti in difficoltà. "Mercoledì 22 maggio era proprio il primo giorno che Nicolas Del Rio faceva servizio con il carro-attrezzi. E’ andato al bivio di Montegiovi (nel comune di Castel del Piano, ndr) per un soccorso. Era tranquillissimo, ci siamo sentiti più volte telefonicamente perché non trovava il punto. Poi c’è riuscito regolarmente", dice Albani. Che prosegue: "Aveva scaricato il mezzo in un’officina a Castel del Piano, come richiesto, poi è arrivata un’altra chiamata per una macchina ad Abbadia San Salvatore. Però non faceva in tempo a lasciarla alla concessionaria indicata dovendo iniziare il suo turno alla ’New Futura’. Si era anche offerto di saltare il pranzo ma gli ho detto di andare, non c’erano problemi e ci avremmo pensato noi a portarla". "Ci siamo rimasti tutti male di quello che è successo", aggiunge evidenziando un particolare. "Quel giorno aveva lasciato l’auricolare del cellulare sul carro attrezzi. Mandò un messaggino per segnalarlo nel primo pomeriggio ma noi ce ne accorgemmo più tardi, rispondendogli solo verso le 17,30, se non ricordo male". Quando ormai il cellulare di Nicolas Del Rio era irraggiungibile. Svanito nel nulla insieme al trasportatore di cui verrà ritrovato il furgone bruciato in una piazzola del parco faunistico. "Un bravo ragazzo, sennò non l’avrei assunto", aggiunge Albani. Il servizio che svolgeva per loro andava ad integrare lo stipendio che prendeva dalla ditta di De Cicco in modo da mandare avanti con maggiore tranquillità la famiglia.

Un caso complesso, delicato e ancora fitto di misteri, dunque quello della scomparsa di Del Rio. A La Nazione di Siena è giunta anche la segnalazione di un sensitivo che ha una sua precisa versione sulla vicenda.