REDAZIONE SIENA

Il ricordo di Castagnini: "Parlai con lui in piazza. Mai svelato il contenuto". Onda, il regalo delle donne

Nel 2013 scrissero al Pontefice chiedendo un incontro che Bergoglio accordò. Don Rutilo: "In quell’occasione gli misi al collo il fazzoletto di Malborghetto".

Il priore dell’Onda Castagnini fu l’unico a soffermarsi a parlare con Bergoglio Un colloquio che resta nel segreto del suo cuore

Il priore dell’Onda Castagnini fu l’unico a soffermarsi a parlare con Bergoglio Un colloquio che resta nel segreto del suo cuore

Papa Francesco a Siena non è mai venuto. Ma è stata comunque presente nella sua vita. Non solo per il saldo rapporto con Augusto Paolo Lojudice, da lui nominato cardinale. Ma anche per un sottile legame con il mondo delle Contrade. Stretto già pochi mesi dopo la sua elezione. "Un episodio che pochi conoscono è quello del settembre 2013. Una delegazione del Magistrato di cui facevo parte si recò a Roma a trovare il cardinale Gianfranco Ravasi (allora responsabile del pontificio Consiglio della cultura, ndr) che, si ricorderà, aveva tenuto la lectio magistralis quell’anno per la rinascita del Capodanno senese. Ero insieme al rettore del Magistrato Fabio Pacciani, a Riccardo Cerpi e a Stefano Morandini", spiega Massimo Castagnini, all’epoca priore dell’Onda. "Ci fu data la possibilità di partecipare all’udienza del Papa in piazza San Pietro. Un ricordo indelebile. Fui l’unico che riuscì a parlare con il Pontefice – prosegue –, si soffermò per alcuni istanti. Una cosa emotivamente importante che mi colpì profondamente. E di cui conservo un ricordo indelebile. La sua scomparsa infatti mi lascia molto addolorato". Ma il contenuto di quel breve colloquio resterà un segreto fra Castagnini e Papa Francesco. "Anche don Gaetano Rutilo (correttore dell’Onda, ndr) mi chiese ripetutamente di svelarglielo ma non l’ho mai fatto".

C’è un altro episodio, certo meno privato, che i contradaioli di Malborghetto ricordano distintamente. Quando circa 200 di loro si recarono il 23 ottobre 2013 all’udienza del Pontefice, sempre in Piazza San Pietro. "Ero presidente delle donne - riavvolge il nastro dei ricordi Simonetta Losi –, l’iniziativa nacque quasi per caso a seguito della lettera inviata al Pontefice chiedendo di incontrarlo". L’Onda aveva vinto il Palio del 2 luglio 2012 con Trecciolino e Ivanov. Il Drappellone, come si ricorderà, era dedicato all’8° centenario della visita di San Francesco. A realizzarlo fu l’artista Claudio Carli, scomparso nel 2021. Jorge Mario Bergoglio, quando fu eletto Pontefice, decide di chiamarsi Francesco. Non solo. Il 19 marzo 2013, festa di San Giuseppe tanto cara a Malborghetto, celebrò la messa di insediamento che segnò l’inizio del suo pontificato.

"Dalla Santa Sede fu risposto alla nostra lettera – prosegue Losi –, di qui il viaggio a Roma di circa 200 ondaioli il 23 ottobre. Per l’occasione venne realizzato a mano, dalle donne della stanzina, un fazzoletto della Contrada da donare al Papa". Non solo: anche all’artista Claudio Carli fu commissionato un Cencio di Provenzano 2012 delle dimensioni di un bozzetto da regalare in quell’occasione al pontefice che aveva scelto di portare il nome del poverello di Assisi.

"Fui io a mettergli al collo il fazzoletto, tra l’altro degli stessi colori del suo Paese di origine, l’Argentina. Si fermò brevemente da noi, gli spiegammo che eravamo di Siena, di quale Contrada, del Palio", ricorda distintamente don Gaetano Rutilo. Ascoltò tutto con attenzione accettando di buon grado di indossare il fazzoletto delle donne dell’Onda. "Sorrise, fece anche qualche passo tenendolo al collo", aggiunge orgoglioso don Gaetano. E ci fu anche una sbandierata. I monturati erano Guido Bellini e Claudio Guerrini, alfieri, Enrico Minelli tamburino.

Laura Valdesi