"Il ripristino della legalità?. Ecco le norme dell’accoglienza"

L’intervento sulla delicata questione dell’avvocato Danilo Lombardi

"Il ripristino della legalità?. Ecco le norme dell’accoglienza"

L’avvocato Danilo Lombardi

"Gli articoli apparsi sui media in questi giorni, sulla presenza di cittadini pakistani nei parcheggi di Siena, riportano sia il legittimo disagio subito dagli utenti che la richiesta di ’ripristino della legalità’ proveniente da esponenti politici e amministratori locali. Sarebbe opportuno, quindi, se parliamo di legalità avere presente quali norme regolano l’accoglienza dei richiedenti asilo, trattandosi di persone che hanno tutti richiesto la protezione internazionale e che soggiornano nel territorio dello Stato in virtù di un regolare permesso di soggiorno, sia pure provvisorio". Inizia così l’intervento dell’avvocato Danilo Lombardi sulla questione pakistani, tenendo il focus sul carattere giuridico della questione. Al riguardo "l’articolo 17 della Direttiva UE 33/2013, che reca le disposizioni generali relative alle condizioni materiali di accoglienza e all’assistenza sanitaria, dispone tra l’altro che ’gli Stati membri provvedono a che i richiedenti abbiano accesso alle condizioni materiali d’accoglienza nel momento in cui manifestano la volontà di chiedere la protezione internazionale. Per effetto di tale richiesta sorgono in capo alla pubblica amministrazione degli obblighi di protezione nei confronti del privato. Si tratta di doveri di tutela che scaturiscono ex lege, sin dal momento della prima richiesta, alla Prefettura di Siena, di inserimento nel sistema di accoglienza. La Prefettura non gode di alcun tipo di discrezionalità amministrativa in relazione a tali richieste – sostiene Lombardi – trattandosi di attività vincolata, nel senso che l’amministrazione deve provvedere all’inserimento del richiedente asilo privo di mezzi di sostentamento nel sistema di accoglienza. La normativa di riferimento nazionale è costituita dal Decreto Legislativo n. 142/2015 che attribuisce tali competenze (art. 8) alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo: ’Nel caso in cui è temporaneamente esaurita la disponibilità di posti all’interno dei centri di cui all’articolo 9, a causa di arrivi consistenti e ravvicinati di richiedenti, l’accoglienza può essere disposta dal prefetto, sentito il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno, in strutture temporanee, appositamente allestite, previa valutazione delle condizioni di salute del richiedente, anche al fine di accertare la sussistenza di esigenze particolari di accoglienza". E ancora: "L’articolo 14 stabilisce che ’Il richiedente che ha formalizzato la domanda e che risulta privo di mezzi sufficienti a garantire una qualità di vita adeguata per il sostentamento proprio e dei propri fa miliari, ha accesso, con i familiari, alle misure di accoglienza del presente decreto". Conclude Lombardi: "Riterrei necessario, pertanto, che i media non solo ricevano le suddette legittime proteste dei disagi da parte degli utenti dei parcheggi e le opinioni dei partiti politici locali, ma che si interroghino anche sulle ragioni che hanno determinato questa situazione di degrado, subita in modo particolare dai pakistani".