MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Il romanzo ‘storico-investigativo’ di Tanzarella

‘Il confessore di Siena e il suo misericordioso assassino’, il titolo dell’appassionante opera

"La nostra città, che tanto amiamo, sta vivendo un periodo irto di insidie e pericoli": siamo all’epilogo del Governo dei Nove, ma queste parole non saranno ascoltate. E’ questo il clima del romanzo, fra l’investigativo antilitteram e lo storico, di Fausto TanzarellaIl confessore di Siena e il suo misericordioso assassino’ ovvero ‘Una nuova sfida per l’indagatore medievale messer Bernardino Cristofori’ edito da Extempora. Casi da risolvere ce ne sono in ogni epoca e l’autore sembra trovarsi bene in questa trecentesca ambientazione. Da vero cultore, cura ogni dettaglio, ogni particolare nella possibile difficoltà del lettore di non avere il (solito) thriller contemporaneo. Lo fa con grande rispetto del gioco di trama, adopera Bernardino per infilarsi in un’epoca di passaggio, ma anche di (apparente) ricchezza, di una morale che possiamo adoperare anche per il presente, perché attualizzare certi passaggi di trama è possibile, fino ad asserire che "da un male può venire un bene". E qui sta lo stile godibilissimo di Tanzarella, per nulla vinto e conquistato da un forzato stile medievale, tantomeno da personaggi caricaturali, innaturali di certe rappresentazioni filmiche.

Massimo Biliorsi