REDAZIONE SIENA

Il Santa Maria ritrova l’ostello. Ricollocate le ucraine ospitate. La struttura riaprirà a gennaio

La Casa delle Balie aveva accolto le donne in fuga dal dramma della guerra, tornerà a ricevere i clienti dopo i lavori di manutenzione che termineranno entro fine anno.

Il Santa Maria ritrova l’ostello. Ricollocate le ucraine ospitate. La struttura riaprirà a gennaio

La prossima stagione turistica tornerà disponibile la Casa delle Balie al Santa Maria della Scala. L’ostello, collocato fra via Franciosa, vicolo San Girolamo, vicolo del Pozzo e via de’ Fusari, da tempo ospitava profughe ucraine scappate dalla guerra. Ora, grazie all’intervento della prefettura, è stato disposto il ricollocamento di queste donne, tra Chiusi, Chianciano Terme e Siena stessa, sostenendo anche progetti di integrazione.

La struttura a breve sarà quindi interessata da interventi di manutenzione, che dovrebbero concludersi entro l’anno. Dopo di che, da gennaio tornerà a essere offerta sul mercato, in modo da essere pronta ad accogliere nuovi ospiti con l’avvio della stagione turistica a primavera.

Una soluzione che Leonardo Tafani, presidente di Sigerico, aveva auspicato nelle scorse settimane e che adesso è diventata realtà. Un altro tassello nella ridefinizione complessiva dei meccanismi di accoglienza, cui la Casa delle Balie era stata prestata in un momento di emergenza.

Questo passaggio si inserisce, oltre che in una rivalutazione degli spazi del Santa Maria della Scala dedicati all’ospitalità, anche in una ridefinizione del quadro dell’accoglienza, nel contesto di grande difficoltà che l’Italia sta vivendo a ogni livello. Nei giorni scorsi la giunta comunale aveva approvato la trasformazione in Cas (Centro di accoglienza straordinaria) della ex scuola elementare di Montalbuccio, che da alcuni mesi accoglie alcuni cittadini pakistani in attesa del permesso di soggiorno.

Un intervento importante anche se non risolutivo, dal momento che altri migranti continuano a dormire nelle strutture coperte della città, in particolare al parcheggio ’Il Duomo’. Però una risposta in grado di fornire 25-30 posti nei nuovi alloggi.

Ora, come passo conseguente, il Comune ha provveduto a eliminare l’immobile dal piano delle alienazioni. Vi era stato inserito, tra non poche polemiche, dopo la chiusura dell’esperienza in quel luogo della casa famiglia Il Faro. Decisione già presa durante il mandato Valentini e rilanciata con De Mossi, quando era stato deciso di applicare la destinazione residenziale per trasformare in appartamenti i 535 metri quadri di superficie.

La richiesta per l’acquisizione era di 604mila euro, ma nessuno presentò un’offerta al Comune. Ora la drastica virata, con la decisione di togliere la struttura dal mercato e destinarla a Centro di accoglienza straordinaria, in covenzione con la prefettura.

Poi si chiarirà in futuro il destino della struttura, anche se pare complicato poter recedere a breve termine dalla destinazione a Cas valida al momento per un anno. L’emergenza della gestione dei migranti non finirà tanto a breve, la soluzione messa in campo in tempi ristretti dall’amministrazione comunale potrebbe essere destinata quindi a durare a lungo.

Se ne parlerà anche in consiglio comunale, dove Anna Ferretti di Progetto Siena ha presentato una mozione proprio per chiedere l’adozione di politiche integrate di assistenza. La giunta è convinta di aver già impostato una prima risposta importante, sebbene non risolutiva per ovvi motivi, con l’ex scuola di Montalbuccio. Ma il dibattito è aperto, anche perché le posizioni politiche di partenza sono decisamente distanti.

Orlando Pacchiani