(Siena)
Nel 2019 un gruppo di giovani archeologi arrivò a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, per avviare uno scavo. Non trovò niente. Ma l’anno dopo riprese le riceerche, spostandosi in una zona vicina, e stavolta le cose andarono in un altro modo. Inizia così la storia che ha condotto alle straordinarie scoperte archeologiche grazie alle quali sono stati riportati alla luce i resti di un santuario termale etrusco e romano, con oltre venti statue di bronzo, di varie dimensioni. Scoperte che, per la loro portata, sono state paragonate a quella dei Bronzi di Riace. Tutto questo sarà il tema di un incontro organizzato a Siena alla Biblioteca comunale degli Intronati, domani (mercoledì 22) alle 17.30. Nel corso del 2024 una nuova campagna di scavo ha infatti confermato l’eccezionalità del sito toscano. I lavori, che si sono svolti tra giugno e ottobre, hanno coinvolto ottanta studenti di archeologia provenienti da università di tutto il mondo, con novanta specialisti che fanno parte del gruppo interdisciplinare e internazionale di ricerca e studio. Il sito, come ricostruito dagli esperti che hanno collaborato alle operazioni, comprendeva un edificio in travertino che avvolgeva la sorgente termale già dal III secolo a.C. È stato ritrovato il temenos, il sacro muro di recinzione che circondava gli edifici principali, come il tempio. Lucerne, bronzetti e foglie d’oro, ma anche statue e iscrizioni votive in etrusco e latino, oltre diecimila tra monete di età repubblicana e imperiale, una collezione di serpenti in bronzo, tra cui un esemplare di quasi un metro, probabilmente raffigurante un agatodemone, protettore delle sorgenti. Tutti elementi che hanno consentito di ricostruire scene di quotidianità vissuta nel santuario. Tutto questo dovrà presto trovare posto in un museo, come ha confermato anche la Soprintendenza, che grazie alle risorse messe a disposizione dal Ministero della cultura sta portando avanti il percorso necessario alla realizzazione della struttura, in stretta collaborazione con altri enti, tra cui il Comune di San Casciano e l’Università di Siena. Mentre una nuova campagna di scavo è attesa per la prossima estate. Di questo si parlerà domani alle 17.30 nella sala storia della Biblioteca degli Intronati di Siena, con Emanuele Mariotti, il direttore degli scavi nel santuario, introdotto da Moreno Lifodi, per la serie degli ‘Incontri in Biblioteca’ curati da Raffaele Ascheri.
Riccardo Bruni