FEDERICA DAMIANI
Cronaca

Il Santuario ritrovato: studiosi da tutto il mondo per gli scavi archeologici

San Casciano dei Bagni, al via la nuova campagna di quattro mesi con tanti studenti e ricercatori. Mariotti e Tabolli: "Entusiasti e ansiosi di ricominciare"

Il primio giorno della nuova campagna di scavi al Santuario Ritrovato

Il primio giorno della nuova campagna di scavi al Santuario Ritrovato

San Casciano Bagni (Siena), 26 giugno 2024 – A San Casciano dei Bagni la settimana è iniziata piena di sorrisi e volti nuovi. Numerosi archeologi sono arrivati per ‘prendere parte alla storia’ e dare il proprio contributo nei confronti della ricerca e dello studio del sito archeologico più attenzionato d’Italia, quello del Bagno Grande e del suo Santuario ritrovato.

"Siamo molto ansiosi di ricominciare – ha dichiarato il direttore dello scavo Emanuele Mariotti –. A partire da oggi scaveremo per circa quattro mesi. Accoglieremo oltre 90 studenti e dottorandi che si alterneranno nelle prossime settimane. Il cantiere sarà stimolante.

Oltre all’analisi delle stratificazioni adotteremo soluzioni tecniche che ci permetteranno di continuare a scavare in questo sito. Ci concentreremo soprattutto sulle aree esterne per poter comprendere meglio e puntualizzare le varie fasi che si sono succedute in questo luogo, dall’epoca etrusca a quella romana fino all’epoca medievale e post medievale. Daremo più spazio ai laboratori grazie ai nostri bravissimi collaboratori. Avremo laboratori di ceramica, di rilievo, di documentazione, di fotogrammetria, di indagini geofisiche in cui saranno coinvolti tutti colori che partecipano a questa campagna di scavo".

Jacopo Tabolli, direttore scientifico del progetto e professore all’Università per stranieri parla del nuovo Centro Cadmo (Centro di archeologia per le diversità e le mobilità preromane): "Siamo entusiasti perché si sta concretizzando l’inizio del percorso della costituzione, anche materiale, dell’hub universitario di ricerca internazionale previsto dall’accordo di valorizzazione e cominciamo quest’estate a ospitare i primi ‘visiting research fellows’ dell’Università per stranieri che arrivano da tutto il mondo per studiare il Bagno Grande. In particolare, quest’anno avremo un latinista e un’archeozoologa dagli Stati Uniti.

Una presenza sul territorio che contribuisce al compimento di una parte del sogno che abbiamo sempre avuto per San Casciano che è quello di un moltiplicatore di ricerca durante tutto il corso dell’anno, per lo studio del patrimonio storico artistico di San Casciano e in generale della Valdichiana senese. Lo scavo ci pone molti interrogativi sulle fasi più antiche del santuario. Le prime testimonianze ci portano alla metà del III secolo a.C. ma alcuni elementi ci fanno pensare che sia più antico. Questo è uno degli obiettivi della ricerca che andremo a intraprendere".

Per la sindaca Agnese Carletti la ripresa degli scavi è uno dei "tasselli necessari alla costruzione di un grande disegno di riqualificazione di San Casciano che passa dai progetti culturali fino a quelli sociali e ambientali. Tutto è connesso e ogni passo verrà percorso insieme dai vari attori istituzionali".