PAOLO BROGI
Cronaca

Il Siena inizia un’avventura senza obblighi. Grinta e coraggio per un traguardo difficile

In casa bianconera il vantaggio è ripartire con un gruppo già molto affiatato e vincente dopo una stragione dal percorso netto

Il Siena inizia un’avventura senza obblighi. Grinta e coraggio per un traguardo difficile

Il Siena inizia un’avventura senza obblighi. Grinta e coraggio per un traguardo difficile

Una partenza normale e già questo, gettando anche una rapida occhiata al recente passato, dovrebbe strappare un sorriso. Sì, il Siena oggi si raduna, poi inizierà gli allenamenti, quindi le amichevoli per approdare successivamente alle gare ufficiali di Coppa Italia e campionato, quello di Serie D. Tutto normale a certe latitudini, non per chi nell’ultimo decennio è caduto tre volte, dovendo ricominciare da capo. Adesso, invece, tutto sembra in ordine e la parola può passare al campo e dunque alle speranze e ai sogni dei cuori bianconeri. E qui spuntano già una lunga serie di domande a cui al momento è difficile dare risposta, almeno che qualcuno non sia entrato in possesso, nel frattempo, nella famosa palla di vetro dove sta scritto il fututo. E poi sono sarebbe nemmeno interessante sapere come va a finire un’avventura prima ancora di cominciare, ossia fare come quei frettolosi (precoci) che in un libro giallo vanno subito a leggersi il nome dell’assassino senza gustarsi la storia, pagina dopo pagina. Al momento, dunque, siamo solo nel campo delle sensazioni e va benissimo così, in attesa di vedere che cosa accade. La prima di queste sensazioni è che la nostra Robur non ammazzerà il campionato come fatto nella stagione 2023-24. Insomma non saremo il ‘dream team’ in grado che scherzare ogni avversario. Sarebbe stupendo assistere ad un dominio del genere, ma prepariamoci al fatto che molto probabilmente non sarà così. Certo, il Siena avrà il vantaggio di ripartire da un gruppo rodato e vincente e questo ha un peso specifico notevole, ma la Serie D è un campionato altamente impegnativo, con avversari agguerriti e di qualità che daranno battaglia ogni domenica. Il tifoso bianconero dovrà mantenere viva la sana speranza, ci mancherebbe, ma tenersi alla larga da facili illusioni e nemmeno pretendere chissà quali vittorie travolgenti ogni settimana. Insomma, lo abbiamo già detto ma è doveroso ripeterlo non c’è alcun obbligo di vincere il campionato a tutti i costi. C’è invece l’obbligo di dare il massimo per primeggiare e giocarsi il grande traguardo fino in fondo.

Poi, comunque, nelle prossime settimane dovrà essere la società e nella fattispecie i principali dirigenti a indicare gli obiettivi della stagione, anche se molto dipenderà da come verrà puntellata l’attuale rosa in ogni settore. Nell’ultima stagione di Serie D, peraltro. abbiamo visto come i grandi budget e le grandi piazze non sempre hanno la meglio sulle piccole ma qualificate realtà. Siamo insomma all’inizio di una storia difficile e affascinante, ma soprattutto tutta da scrivere, speriamo solo che la vecchia Robur torni a ruggire come ai vecchi tempi. Il tifoso avrà poi un ruolo fondamentale, ossia quello di spingere sempre al massimo la propria squadra, anche nei momenti in cui le cose non dovessero andare per il verso giusto. Degli ‘insinuatori’ con la verità in tasca che popolano il web, sempre pronti a spalare letame su tutto e su tutti nella speranza di poter pronunciare il fatidico ritornello ‘io l’avevo detto’ possiamo farne sicuramente a meno. Chi invece va allo stadio, in casa e in trasferta e dà il proprio contributo in fatto di tifo è l’anima bella di questa Robur che riparte o almeno ci prova con grande determinazione. Avanti tutta.