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Paolo Calabresi e Valeria Solarino in visita alla casa circondariale di Santo Spirito
Nel piccolo teatro della casa circondariale di Santo Spirito, il progetto ‘Artisti dietro le sbarre’ ha regalato un altro incontro indimenticabile. Questa volta, a varcare le soglie del carcere senese sono stati Paolo Calabresi e Valeria Solarino, che con la loro sensibilità hanno instaurato un dialogo profondo e coinvolgente con i detenuti. I due attori sono sbarcati sulle lastre per la trasposizione teatrale del successo cinematografico ‘Perfetti sconosciuti’, in scena al teatro dei Rinnovati.
Prendendo spunto proprio dalla piece teatrale, gli artisti hanno sottolineato l’importanza sempre maggiore che ha assunto il cellulare nelle nostre vite, tanto da non ricordare più i numeri di telefono e aver perso l’abitudine di scrivere lettere. È quindi nato un momento toccante: un detenuto egiziano ha raccontato come, proprio attraverso una lettera, sia riuscito a confessare alla madre gli errori che lo hanno portato in carcere, cosa che al telefono non aveva mai avuto il coraggio di fare. Un gesto semplice ma carico di significato, che ha colpito profondamente sia gli ospiti che gli attori.
Calabresi e Solarino hanno poi spiegato la differenza tra recitare per il cinema e per la televisione, soffermandosi sulle peculiarità tecniche ed emotive di entrambi i linguaggi. Valeria Solarino ha raccontato come il teatro rappresenti per lei una dimensione più autentica e coinvolgente rispetto alla macchina da presa. Non poteva mancare, per Calabresi, una domanda sul suo passato da inviato del programma Le Iene, un periodo della sua carriera che ha affrontato con la consueta ironia, ma anche con la consapevolezza dell’importanza di un giornalismo d’inchiesta serio e coraggioso. Ben stampato, nella memoria di tutti, il ricordo degli schiaffi a Fabrizio Corona.
Infine, come da tradizione, il poeta napoletano Salvatore ha declamato alcune sue opere, una delle quali scritta la notte precedente, che hanno toccato il cuore di tutti i presenti. Le parole di Salvatore, impregnate di nostalgia e speranza, hanno suscitato applausi e commozione, confermando ancora una volta il potere catartico della poesia. Tra una confidenza e l’altra, l’ora insieme è trascorsa velocemente, ma l’umanità e l’attenzione dei detenuti erano palpabili e hanno lasciato un segno anche nei due attori ospiti della casa circondariale.
Angela Gorellini